Milan, con la Lazio si salvano Kakà e la non sconfitta. Società, il tempo delle chiacchere è finito

Il Milan contro la Lazio non ha perso. Questa di per sé va già annoverata tra le Milan news di tutto rispetto. Dopo aver preso sberle contro Juventus, Udinese, Atletico Madrid e Parma si temeva l’ennesimo tracollo da parte della squadra. Tracollo che non è arrivato nonostante la prestazione all’Olimpico sia stata tutt’altro che entusiasmante. La squadra di Clarence Seedorf ha mostrato i soliti limiti in fase di costruzione del gioco e di attenzione in fase difensiva uniti ad una condizione psico-fisica non certo ottimale.

Ricardo Kakà, protagonista nell’azione del vantaggio del Milan, è stato praticamente l’unico a non arrendersi mai e a dare tutto fino al fischio finale. Non è più il giocatore nella sua prima esperienza al Milan, ma è certamente uno che ci mette il suo impegno per onorare la maglia. Non si può dire la stessa cosa di diversi suoi compagni che dovrebbero invece prendere esempio dal brasiliano.

In questa squadra ci sono troppi giocatori che non hanno capito di giocare in club importante e che bisogna comportarsi in maniera seria e professionale. La colpa di tutto ciò è soprattutto della società che in questi ultimi anni ha riempito eccessivamente la rosa di questo tipo di calciatori ed in campo i risultati ora si vedono. Tra limiti tecnici e mentali questo Milan necessita di una vera e propria rifondazione. I tifosi sono stanchi delle chiacchere e di vedere sventolati troppe volte i successi passati e progetti immaginari sul futuro.

Il progetto giovani del Milan in teoria avrebbe dovuto nascere lo scorso anno con l’inserimento stabile in prima squadra di giocatori come De Sciglio, El Shaarawy e successivamente di Balotelli. Per poi proseguire in estate con altri innesti di giovani di qualità in grado di arricchire la squadra e di rinforzarla soprattutto in quei reparti in cui era più carente, ovvero difesa e centrocampo. Ma le ultime sessioni del mercato Milan ci hanno chiaramente detto che non c’è un progetto. Nella prossima estate ci sarà l’ennesima prova del nove per la società e se non verranno effettuate le mosse opportune verrà ulteriormente smascherata dopo gli errori commessi negli ultimi anni ed invitata dai tifosi a lasciare il club perché c’è un limite sia alla riconoscenza che alla sopportazione.

Matteo Bellan

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