Taarabt, ma quale testa calda? La sua vita tra campo, preghiera e lezioni d’italiano

Taarabt
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MILAN TAARABT – Quando il Milan acquistò (in prestito) Adel Taarabt dagli inglesi del QPR fu presentato dagli addetti ai lavori come una testa calda, un calciatore emotivo e spesso poco professionale, una sorta di ‘Cassano’ maghrebino per vita spericolata e poca abnegazione nel lavoro. Tutte parole al vento, come sottolinea oggi la Gazzetta dello Sport, visto che il Taarabt sinora visto nei pressi di Milanello è tutt’altro rispetto a ciò che era stato indicato.

L’ex trequartista del Fulham, oltre a mostrare grande grinta e voglia di imparare sul campo, dove atleticamente è sempre uno dei migliori, pare condurre nel capoluogo lombardo una vita assolutamente retta e coerente con il suo impegno da atleta. Taarabt a ridosso degli allenamenti o delle partite non smette di abbandonare il suo impegno islamico con la preghiera; da buon mussulmano difatti prega le consuete 5 volte al giorno verso La Mecca senza mai dimenticare tale dovere. Inoltre è concentratissimo nell’apprendimento della lingua italiana: il ragazzo parla già arabo, francese ed inglese in maniera fluente e spende varie ore della sua settimana milanese ad imparare l’italiano al meglio delle sue possibilità.

Redazione MilanLive.it

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