Sacchi: “Berlusconi, al Milan per costruire parti dall’allenatore”

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi (©Getty Images)

Italia 1 all’indomani del 70° compleanno di Arrigo Sacchi ha proposto una sua intervista riguardante la sua carriera. Tanti i temi affrontati, ne citiamo alcuni.

La sua filosofia calcistica: “Una vittoria senza merito non è una vittoria. Per vincere è importante avere la bellezza del gioco. Il calcio è uno sport di squadra. Lo spettacolo ingigantisce la vittoria e che il bel gioco aiuta a migliorare i giocatori. Ho sempre cercato giocatori intelligenti, al di là del valore tecnico. Servivano anche temperamento a carattere. Per me il calcio è stata un’ossessione fino al 1997. Il calcio ti chiede tutto e quando non riesci più a darlo, è giusto ritirarsi. Quando ho capito che rischiavo la vita, ho preferito lasciare. Non mi interessava essere il più ricco. Sono riconoscente ai club che mi hanno fatto lavorare come io credevo. Sono stato un privilegiato“.

Silvio Berlusconi e le vittorie internazionali: “Berlusconi è uno intelligente, aveva grandi idee e aveva capito che bisognasse vincere a livello europeo e mondiale. L’immagine viene amplificata, cresce l’autostima e guadagni molti soldi. Si è vinto molto in Italia, ma raramente abbiamo fatto credere ai tifosi che fossimo i più bravi“.

Il Milan vincente attraverso il bel gioco: “L’UEFA ha riconosciuto il mio Milan come squadra migliore di tutti i tempi, così come France Football. Riconoscimenti di cui vado orgoglioso. Van Basten disse che lavoravamo troppo, ma gli ho detto che raramente si è vinto molto lavorando poco. Noi volevamo vincere, convincere e divertire. Una cosa aiuta l’altra. Una vittoria senza merito resta sugli almanacchi, ma non nella testa della gente. Capii che facemmo cose che andavano oltre le vittorie“.

La scelta dei calciatori: “Ho sempre voluto giocatori funzionali e persone affidabili con sentimenti nobili, che fossero complementari tra loro

Ancora su Berlusconi: “La vera rivoluzione la portò Berlusconi, il quale credeva che lo spettacolo fosse promotore della vittoria e non un ostacolò. Rivoluzionò completamente il calcio. Oggi la Juve in Italia è l’unica che può competere con i top club europei. Servono idee e coraggio”.

Fortuna e sfortuna: “Non sono un fatalista. Se non fosse andata a Belgrado, credo che sarebbe andata bene da un’altra parte. La prima partita di Coppa italia la giocai col Milan e vinciamo, agli ottavi vinciamo ancora sempre col Milan. Non era un sorteggio fortunato. A casa Berlusconi festeggiamo la vittoria della Coppa dei Campioni, poi la mattina a Corso Buenos Aires presi i giornali alle 3 del mattino, un’auto mi tamponò e mi dissero che in quell’occasione la nebbia non mi aveva salvato

La partita contro la Nigeria al Mondiale USA 94: “Ebbi una visione negativa di me che stavo salendo le scale di un aereo… Fu grande soddisfazione farcela, segnammo alla fine facendo una bella azione di squadra. Chi ha una visione limitata vede solo il gol, ma c’è stato altro prima“.

Pep Guardiola, Carlo Ancelotti e José Mourinho: “Guardiola al Barcellona disse, non voglio questi 4 giocatori: Henry, Eto’o, Ronaldinho e Deco. Volle Pedro e Busquets dal Barcellona B. Il presidente era stupito. Lui ha sempre puntato su giocatori funzionali. Anche io ero così. Ancelotti  un fenomeno, ha la capacità di adattarsi come pochi e per questo è così grande. Da ogni situazione cava il meglio. Mourinho non ha le capacità didattiche di Guardiola, è un grande nella globalità. Tutti e tre danno la vita per il calcio, sono ossessionati“.

Consigli a Berlusconi: “Se non si vuole svenare, deve costruire per il futuro. Serve prendere un allenatore con genialità. Non sono molti quelli che sanno dare gioco. Da lì si parte e poi si prende ogni anno un ragazzo in crescita, come poteva essere Dybala

Finale Mondiale di USA 94: “Arrivammo in finale senza scandali, differentemente dal 1982 e dal 2006. Avevamo un gruppo positivo di persone affidabili. Era una squadra basata su pressing, velocità, ritmi elevati. Con quelle temperature era dura, fu un capolavoro“.

 

Redazione MilanLive.it

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