Montolivo dal ritiro di Coverciano: “Italia in seconda fila. Inzaghi? Per ora il nostro mister è Seedorf”

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Il capitano del Milan e titolare della nazionale azzurra Riccardo Montolivo ha parlato poco fa in conferenza stampa in quel di Coverciano, durante il ritiro dell’Italia prima del Mondiale. Ecco le sue parole riportate da Tmw:

Sul Mondiale:Siamo qui e dobbiamo lavorare per arrivare in fondo: il sogno di tutti è arrivare in fondo. Bisogna stupire per realizzarlo: noi siamo una squadra forte e se giochiamo a da squadra possiamo mettere in difficoltà chiunque. Rispetto a Euro2012 siamo più preparati, abbiamo quattro anni di lavoro con lo stesso allenatore e, quindi, siamo più forti

Su Inzaghi allenatore del Milan:Non posso dare un giudizio su di lui perché non lo conosco e lo darò solo se è quando sarà allenatore. Al momento l’allenatore è Clarence Seedorf. Io ho una sicurezza, che devono avere tutti i tifosi: la società e la proprietà prendono decisioni per il bene del Milan. Sto seguendo la situazione, ma adesso mi sembra inutile continuare a parlare di questo argomento

Su cosa ha l’Italia in meno rispetto alle altre: Abbiamo meno individualità di altissimo livello, ma con uno spirito ed un atteggiamento di squadra possiamo mettere in difficoltà chiunque. Ogni giocatore deve mettersi a disposizione anche per cinque minuti, perché in un Mondiale anche cinque minuti possono essere determinanti. Mi sembra. Ne in questo ritiro tutti lo abbiano capito

Sull’obiettivo:L’obbiettivo minimo è passare il girone ed andare il più avanti possibile. Abbiamo un girone duro e sarà importante la prima partita, contro l’Inghilterra, che sarà molto delicata“.

Su Balotelli:Mario è molto tranquillo, ma sa che il Mondiale può essere un banco di prova importante a livello internazionale. Sa che avrà l’appoggio di tutta la squadra, ma è consapevole che dovrà mettersi a disposizione della squadra“.

Sul centrocampo:Il filo conduttore è sempre quello di riuscire ad avere il controllo della partita con un buon possesso palla. I movimenti, i moduli possono cambiare, ma il filo conduttore rimane sempre lo stesso

Sulla presenza di Marcello Lippi:Ci ha fatto molto piacere, ma ci stavamo allenando e non abbiamo avuto tanto modo per chiacchierare

Su Rossi:Gli auguro ogni bene e che sia il suo Mondiale, che sia la sorpresa di questa Italia. È un ragazzo che se lo merita

Su cosa lo incuriosisce del Mondiale:Dobbiamo rifarci rispetto a quattro anni fa. Spero che sia un Mondiale diverso, magico: giochiamo nella patria del calcio, dunque ha un sapore speciale. Questo, però, dipenderà dai risultati

Su Prandelli:Cura ancora maggiormente i dettaglio rispetto al passato. Non sta lasciando niente al caso e, proprio per questo, lo vedo sereno, perché sta facendo di tutto per essere pronto. Se uno arriva pronto e sereno all’appuntamento, sicuramente può rendere al massimo

Sul ritiro aperto alle famiglie: Può essere positivo, per stemperare le tensioni. Io non sono uno di quelli che crede nella clausura totale e penso che sia bello poter passare dei momenti con i propri cari

Su Abate e De Sciglio:Ogni allenatore vede il calcio alla propria maniera e fa le scelte più opportune per il bene della squadra. Seedorf ha fatto queste scelte ed era suo diritto farle. Certamente noi giocatori del Milan abbiamo delle motivazioni in più rispetto ad altri perché abbiamo fatto una stagione sotto le aspettative. De Sciglio può giocare sia a destra che a sinistra, dipende dalle scelte degli allenatori

Sulle favorite al Mondiale:Brasile, Spagna e Germania sono un gradino sopra le altre. Poi, in seconda fila, le altre, tra cui l’Italia. Spero che si possa essere proprio noi a sorprendere

Sul clima in Brasile:L’anno scorso siamo rimasti un po’ sorpresi. Le condizioni atmosferiche avranno una rilevanza maggiore rispetto alle altre competizioni in un altro paese. Stiamo lavorando bene, comunque, quindi sono convinto che soffriremo meno dell’anno scorso“.

Redazione MilanLive.it

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