Allegri, Seedorf e ora Inzaghi: il problema è la squadra

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Questo l’editoriale di Michele Criscitiello per Tmw.com: “Se il buongiorno si vede dal mattino, allora, è preferibile rimettersi a letto e rimboccarsi le coperte. Se il Milan perde una partita a luglio o agosto, Galliani fa venire giù il finimondo perché il Milan è il Milan 12 mesi all’anno e non può fare brutte figure neanche in America. Inzaghi sta iniziando a capire che con questa squadra, che sia Allegri, Seedorf o Inzaghi non si va da nessuna parte. Certo, manca ancora un mese di calciomercato, la squadra è in piena preparazione e gli avversari sono tutti più avanti nella condizione fisica, ma non concediamo troppi alibi a questo gruppo che, solo pochi mesi fa, ha tradito la fiducia di società e tifosi. I limiti del Milan sono oggettivi. Il suo faro più luminoso è una lampadina fulminata, il suo gioiello più cristallino è delicato come un cristallo e il suo acquisto più faraonico vale zero, in termini economici essendo a parametro. O si prendono 4 calciatori di altissimo livello oppure il Milan resterà sicuramente fuori, un altro anno ancora, dalla zona Champions. Berlusconi ha parlato di motivazioni ritrovate e voglia di riscatto in Europa ma una società con queste ambizioni non può interrompere il mercato ad oltranza perché Robinho non accetta la rescissione consensuale. Mettetevi voi nei panni del brasiliano che non avrà mai più un ingaggio così alto in carriera e ti obbligano a ridurtelo senza avere un’altra offerta certa. Ben venga Cerci ma da solo non risolve i problemi. Inzaghi studia e sembra essere un ottimo allievo ma per diventare docente universitario occorre tempo, abnegazione e titolo. Pippo rischia di bruciarsi. Non ha la squadra e la società deve metterlo nelle condizioni di avere il meglio. Galliani può garantire ad Inzaghi rinforzi da vero Milan?”

 

Redazione Milanlive.it

 

 

 

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