Fair Play Finanziario, Platini: “Siamo sulla strada giusta”

Michel Platini
Michel Platini

Il Fair Play finanziario è uno dei temi più spinosi e delicati del calcio europeo. Sorto per porre fine ai lacunosi bilanci in perdita di diverse società calcistiche europee è stato però spesso bersaglio di critiche per le presunte differenti misure di valutazione applicate a seconda dei club coinvolti. Questa manovra economica avrebbe come estrema punizione nei confronti dei club più prestigiosi l’esclusione dalle coppe europee, pena già inflitta a danno di diverse società fra le quali spicca il nome del Malaga. Recentemente sono stati multati per un ammontare di 60 milioni di euro due dei club più prestigiosi e ricchi del continente, PSG e Manchester City, nonostante la severità della sanzione in molti  fra gli addetti ai lavori e non si sono domandati come mai la punizione a loro carico sia stata differente da quella del Malaga e di altre squadre. Queste e molte altre sono le malelingue che si celano dietro il piano finanziario adottato e sponsorizzato dal presidente della UEFA Michel Platini.

 

Nel corso della tredicesima assemblea generale dell’ECA (European club association) di Ginevra è intervenuto in difesa dell’ operato fin qui svolto il capo della UEFA, armato di dati statistici e percentuali sul dimezzamento delle perdite dei club europei, Calciomercato.com riporta alcune delle dichiarazioni salienti di Platini: “Dall’introduzione del fair play finanziario, le perdite dei club europei professionistici sono scese da 1,7 miliardi a 800 milioni di euro in due stagioni e quindi sono calate di oltre il 50% in due anni. Questo dimostra che siamo sulla strada giusta e che passiamo da un circolo vizioso a un circolo virtuoso per quanto riguarda i modelli di gestione dei club europei”.

 

E dopo un ringraziamento all’atteggiamento collaborativo dei club: “Non è stato facile, ma fin dall’inizio ho potuto contare sul sostegno incondizionato dei club, che ringrazio molto. Chi pensava che la Uefa non avrebbe avuto il coraggio di assumersi le sue responsabilità, si sbagliava e le sanzioni applicate ne sono la prova. Anche chi pensava che il sistema non avrebbe funzionato si sbagliava”.

 

Redazione Milanlive.it

 

 

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