Serie A, comandano gli stranieri: Italia seconda solo all’Inghilterra

Honda & Pogba (Getty Images)
Honda & Pogba (Getty Images)

Che gli stranieri in Serie A fossero in numero eccessivo, era una notizia piuttosto risaputa. A confermare tale situazioni, è uno studio del Cies Football Observatory, i quali hanno rilevato che il 54,8% dei giocatori impiegati nel campionato in corso arriva dall’estero. Oltre la metà dei giocatori che tutte le domeniche calpestano l’erba degli stadi del massimo campionato italiano, proviene da altre nazionalità.

 

Un dato che deve allarmarci se lo guardiamo alla luce del disinteresse che le società italiane hanno dei propri settori giovanili. Perché se è vero che i calciatori italiani di una certa qualità sono ormai merce rara, ma è anche vero che ad un 20enne italiano, la maggior parte delle nostre società preferisce uno straniero di età superiore, e dalle pseudo potenzialità maggiori. Da questo punto di vista, possiamo riportare anche il caso del Milanse guardiamo infatti la rosa rossonera, noteremo che il numero di giocatori italiani che non superano i 30 anni, è davvero basso.

 

Altro numero su cui riflettere, è l‘aumento esponenziale registrato negli ultimi 5 anni. Se nel 2009 gli stranieri in Serie A erano 42,4%, adesso si è passati a quasi 55% come riferito sopra. Solo in Premier League il numero degli stranieri è superiore al nostro. Infatti nel massimo campionato inglese, i calciatori stranieri arrivano addirittura al 59,3%.
Inghilterra a parte dunque, l’Italia super di gran lunga tutti i maggiori campionati europei: dalla Bundesliga con i suoi 43,5% di stranieri, alla Spagna con 38,9%, fino ad arrivare alla Ligue 1 francese che si ferma al 31,6%.
In Europa, la media calcolata sui 5 campionati maggiori, è del 45,9%: record assoluto.

 

Redazione MilanLive.it

 

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