Kramaric: “Futuro in Italia? Magari. Inzaghi è una leggenda tra gli attaccanti”

Andrej Kramaric (Getty Images)
Andrej Kramaric (Getty Images)

Tuttosport, nella sua edizione odierna, ha pubblicato un’intervista esclusiva al gioiello croato Andrej Kramaric, attaccante del Rijeka che piace da matti al Milan e ad altri club europei. Ecco le sue dichiarazioni in merito a presente e futuro, con un occhio anche ad Italia-Croazia di domenica sera:

 

Andrej Kramaric, domenica si gioca Italia-Croazia. Che partita si aspetta?

«L’Italia è una delle migliori nazionali al mondo. Senza dubbio sono favoriti, ma per noi sarà una grande sfida e un’ottima opportunità per vedere chi sta meglio in questo momento. In ogni caso daremo il massimo per fare un buon risultato».

 

In questi mesi si è parlato molto di lei in Italia. Milan e Inter l’hanno seguita con attenzione. Quanto le fanno piacere queste attenzioni?

«Ho letto qualcosa sui giornali ma non ci pongo troppa attenzione. Il mio scopo, adesso, è quello di rimanere concentrato sul Rijeka e sui nostri obiettivi. Con il mio club stiamo facendo una stagione importante sia nel campionato croato e siamo ancora in corsa per la qualificazione in Europa League. Tonando alla sua domanda, le posso dire che il calcio è la mia vita e, di conseguenza, sarebbe bello un giorno giocare in un club di grande importanza europea come lo sono le due milanesi».

 

Rimanendo in tema, Italia-Croazia si giocherà a San Siro. Le piacerebbe, un domani, che sia anche il suo stadio?

«Non sono dettagli sui quali mi soffermo molto. Sicuramente vorrei giocare in una grande squadra che gioca un calcio offensivo. È quello che mi piace e penso che andrebbe bene per il mio stile di gioco».

 

Il suo contratto con il Rijeka scade a giugno. Pensa di andare via prima?

«È una cosa che riguarda solo me e il club. Per adesso mi sento bene al Rijeka e non ho nessuna fretta di andare via. Quello che sto vivendo è il periodo più bello della mia carriera. La città, i tifosi e tutti nel club mi hanno accettato come se fossi nato a Rijeka e questo, per me, è bellissimo».

 

Per chi non la conosce, che tipo di attaccante è?

«Non mi piace parlare molto di me stesso, di che tipo di attaccante sono e di quali sono i miei punti di forza e di debolezza. Questi giudizi preferisco lasciarli a quelli che lo fanno di professione».

 

Faccia uno sforzo?

«Va bene. Dico soltanto che non sono uno di quei giocatori che aspetta la palla. Pur essendo un attaccante, mi
piace molto partecipare al gioco della mia squadra».

 

Al Milan, in panchina, c’è un ex attaccante come Inzaghi. Cosa pensa di lui?

«E’ stato un grandissimo giocatore. Pochi avevano il fiuto per il gol che aveva lui. Un esempio per chi vuole fare l’attaccante. I primi ricordi che ho di Inzaghi risalgono ai tempi in cui era della Juventus ma è al Milan che è diventato una leggenda».

 

In conclusione, Italia-Croazia come finisce?

«Contro l’Italia non abbiamo mai perso se ricordo bene. Spero che la nostra tradizione positiva possa continuare anche domenica sera quindi spero in una vittoria o in un pareggio».

 

Redazione MilanLive.it

 

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