Amelia, che sfogo: “Deluso dal calcio professionistico. In Italia poca attenzione ai giovani”

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Marco Amelia si sfoga in un’intervista rilasciata a Calciomercato.com; la sua decisione di ripartire dalla piccola squadra della sia città natale, Rocca Priora, deriva da un’insoddisfazione generale dopo il contratto scaduto con il Milan lo scorso giugno. Ecco le sue parole odierne.

 

Sul suo nuovo club.

“Concluso il mio contratto con il Milan, mi sono trovato in mezzo a tante situazioni particolari che non mi sono piaciute. Ho ricevuto tante offerte per continuare e rimettermi in discussione in altre piazze, ma poi ho preferito ripartire dal mio paese d’origine. Non dico addio alla serie A: resto sempre sul mercato, sono un giocatore libero, ma deluso. La mia delusione riguarda la gestione di un calcio che non predilige il settore giovanile, i nostri ragazzi. Ma vede soltanto l’estero e francamente non vedo tutta questa qualità superiore a quella italiana”. 

Su ciò che non funziona.

“I primi dirigenti non vanno più a vedere le partite delle primavere o delle categorie inferiori, sono capaci soltanto di prendere un aereo e andare all’estero. Il sistema deve ripartire con quei personaggi che hanno giocato e vissuto negli spogliatoi, e con presidenti e impenditori in grado di sapere che le società sportive devono essere gestite come delle aziende. Il modo migliore è puntare sulla qualità umana, sul settore giovanile in modo da tale da formare correttamente i ragazzi e renderli pronti per il grande salto. Ci vorranno tanti anni, In Germania si vedono ora i risultati dopo molto tempo. Serve passione, la federazione sa che occorre rinforzare il sistema formativo per ripartire”. 

Redazione MilanLive.it

 

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