Milan in crisi, a rilento la rivoluzione di Inzaghi: media punti inferiore a Seedorf

Filippo Inzaghi (Getty Images)
Filippo Inzaghi (Getty Images)

La Gazzetta dello Sport oggi in edicola parla della crisi del calcio a Milano. Milan e Inter mettono insieme solo 38 punti dopo 14 giornate e in classifica sono rispettivamente settimo e dodicesima. Questi dati alla vigilia dell’Expo 2015 fanno impressione se consideriamo che questo evento dovrebbe proiettare Milano al centro del mondo. Le due squadre sono invece ormai una periferia nel calcio che conta.

 

I motivi di questo ridimensionamento dei due club è senza dubbio da ricondurre ai pochi investimenti che vengono effettuati, spesso errati. Se una volta Silvio Berlusconi comprava Ruud Gullit e Marco Van Basten mentre Massimo Moratti prendeva Ronaldo e Christian Vieri, oggi a Milano arrivano giocatori di tutt’altra caratura. Grandi spese non ci saranno più, non nel breve periodo almeno. La parola d’ordine è ormai ‘austerity’. Il problema è che ci sono realtà come per esempio il Genoa che pur fatturando meno delle milanesi sta dimostrando in questo campionato di poter dire la sua e di essere in grado di costruire una squadra con senso logico senza spese in stile Real Madrid.

 

In parte ci sono anche responsabilità degli allenatori. Filippo Inzaghi finora ha fatto peggio del suo predecessore Clarence Seedorf. In 14 giornate l’olandese aveva ottenuto 26 punti, mentre Pippo solo 21. Per quanto riguarda le reti fatte l’attuale tecnico è in vantaggio23 a 19, mentre su quelle subite perde il confronto 14 a 18. Si tratta in entrambi i casi di allenatori esordienti che, a differenza di Massimiliano Allegri, non hanno fatto la gavetta. Non è un caso che Max sia primo in classifica con la Juventus. Anche all’Inter non sorridono, dopo l’era di José Mourinho sono stati fatti fuori tanti allenatori senza raccogliere buoni risultati se non la Coppa Italia vinta da Leonardo. Roberto Mancini, preso come il salvatore della patria, sta facendo peggio di Walter Mazzarri che aveva la media i 1.45 punti a partita contro o 0.33 del Mancio.

 

I focus di Optasport mostrano che il baricentro medio del Milan è basso a 49.3 metri con un atteggiamento di recupero palla a 32.7 metri. Inoltre ci sono gravi problemi sulle palle inattive e sono ben 6 i gol subiti finora in queste situazioni di gioco. Nonostante il gioco rossonero sia improntato su difesa e contropiede, la fase difensiva lascia spesso a desiderare e in attacco troppe volte manca concretezza nei momenti che contano. Mancini all’Inter ha alzato il baricentro (55 metri) e il recupero palla (41.6 metri) ma i risultati sono peggiorati finora e la zona retrocessione dista solo 6 punti. A gennaio entrambi i club dovranno operare nel calciomercato per rinforzare le squadre, ma non ci si devono attendere grossi colpi.

 

Redazione MilanLive.it

 

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