Milan, serve una rivoluzione: società da rifondare

Adriano Galliani & Barbara Berlusconi (Getty Images)
Adriano Galliani & Barbara Berlusconi (Getty Images)

Oggi il quotidiano Tuttosport fa un’analisi critica della situazione in casa Milan. Si legge che è arrivato l’anno zero per la società. Bisogna avere coraggio e ripartire mettendo da parte cuore, riconoscenza ed il passato.

 

Uno dei problemi è senza dubbio il dualismo tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi che impedisce il rilancio del club. Bisogna dire ‘basta’ alla politica dei parametri zero per intraprendere quella basata sui giovani e sulle risorse, anche a costo di impiegare anni prima di tornare in alto. Ma la politica attuale è solo una perdita di tempo e di denaro.

 

La squadra ha dei limiti tecnici evidenti ed i risultati scarsi ottenuti ne sono la prova. Se uno come Menez, comprimario nella Roma e nel Psg, si erge a trascinatore e leader della squadra qualcosa vorrà pur dire. Anche se senza i suoi gol il Milan sarebbe sicuramente in zona retrocessione. Ci sono poi giocatori che rappresentano zavorre economiche a causa del loro ingaggio. Gente come Mexes, Muntari ed Essien. Ma ci sono anche italiani che, pur prendendo svariati milioni, non riescono a fare la differenza e che non sono dunque intoccabili in chiave calciomercato. Si parla di Pazzini, El Shaarawy, Abate, Montolivo e altri che hanno le loro responsabilità.

 

Su Tuttosport si legge poi “Questa è una squadra che è morta nel giorno in cui una delegazione di giocatori guidata da Galliani lo scorso anno è andata ad Arcore per chiedere (e ottenere, seppure con mesi di ritardo) la testa dell’allenatore“. Parole molto significative.

 

La squadra è scarsa anche perché non in grado di riconoscere i propri limiti. La qualificazione alla prossima Champions League è utopia, ma anche l’Europa League rischia di sfumare dato che il Milan ora è 10° in classifica.

 

C’è bisogno di progettare per ripartire. Ma la parola ‘progetto‘ in questi anni è stata sconosciuta per la dirigenza. Si è andati avanti a tentativi, cercando lo svincolato o il reietto del momento facendo firmare contratti lunghi ed onerosi che poi si rivelano boomerang.

 

L’armistizio tra  Galliani e Barbara ha fatto danni, perché nella chiusura del portafoglio da parte di Silvio Berlusconi pare che abbia giocato un ruolo importante anche la figlia. Delle risorse ci sarebbero state nel caso in cui lo storico a.d. del Milan se ne fosse andato lasciando strada libera alla giovane rampolla. Per evitare altri sprechi di soldi, i rubinetti sono stati chiusi e ciò ha congelato qualsiasi operazione di mercato che prevedesse esborsi.

 

TuttoSport scrive che Silvio Berlusconi deve mettere in ordine la società, cancellando il duopolio tra i due amministratori delegati ora in carica. Solo allora il Milan potrà ripartire, anche se sarà comunque tardi.

 

Redazione MilanLive.it

 

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