Inzaghi intervieni: Destro è troppo solitario. La squadra lo coinvolge poco

Mattia Destro (getty images)
Mattia Destro (getty images)

51 palloni toccati in tre partite: è il dato significativo che secondo i calcoli della Gazzetta dello Sport riguarda l’apporto al gioco del Milan di Mattia Destro, il grande colpo per l’attacco della sessione di mercato invernale. L’ex romanista, arrivato dopo un lungo corteggiamento da parte di Adriano Galliani, non sembra essere ancora entrato negli schemi rossoneri, come dimostra la prova impalpabile contro il Cesena.

 

Un attaccante con una media-gol da pazzi come Destro non può essere lasciato al suo destino durante certe partite. Lui stesso ieri, durante un’iniziativa dello sponsor Gillette, ha ammesso di doversi impegnare di più ad entrare nei meccanismi: “Mi devo adattare a certi movimenti, ne parlerò con Inzaghi e mi consiglierà su cosa fare per entrare nel vivo della manovra“.

 

Ma l’umiltà di Destro in questo caso nasconde un’altra verità: il Milan, da Menez in giù, è predisposto per non cercare quasi mai l’ariete in area di rigore. I terzini difficilmente si portano sul fondo per crossare, gli esterni alti giocano nella fascia opposta al proprio piede ideale e tendono ad accentrarsi. E proprio il francese, anarchico e molto individualista, non sembra cercare il dialogo con il neo compagno di reparto. Urge una riunione tattica per includere Destro nel gioco offensivo dei rossoneri.

 

Redazione MilanLive.it

 

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