ESCLUSIVA – Colombo (CorSera): “Cerci tradito da Inzaghi. Il Milan del futuro giovane e italiano”

Cerci Antonelli

La redazione di MilanLive.it ha intervistato Monica Colombo, nota firma del Corriere della Sera, per parlare di alcuni temi attuali legati al Milan. La ringraziamo per la sua disponibilità e cortesia.

 

Da un po’ di tempo circolano voci sulla possibile cessione del club o di quote di esso. Si sono fatti avanti soggetti economici come Bee Taechaubol e il Dalian Wanda Group, oltre ad alcuni fondi di Singapore e arabi. Qual è la situazione al momento?

“La volontà di Berlusconi è quella di cedere solamente delle quote di minoranza e questo è già stato chiarito anche dai vari comunicati di Fininvest. Il problema in questo momento è la valutazione che Berlusconi dà al Milan. Il fatto di aver indicato in 900 milioni di euro il valore del club incontri delle resistenze davanti ai potenziali investitori. Bee Taechaubol non ha incontrato il favore dei due amministratori delegati anche perché non vi è convinzione sulla sua solidità finanziaria. Il Wanda Group nel suo comunicato ha fatto capire che la valutazione di 1 miliardo non corrisponde alle potenzialità del club in questo momento. In ogni caso i cinesi entrerebbero solo per finanziare la costruzione dello stadio. Berlusconi ha dato mandato alle banche di trovare investitori, ma il valore che attribuisce al marchio rossonero impedisce qualsiasi operazione. Ricordiamo che mesi fa un’offerta reale, anticipata dal Corriere della Sera, fu quella di Peter Lim: 300 milioni di euro per il 51% delle azioni. Ma fu rispedito al mittente. La volontà è di aprire solo a soci di minoranza e si andrà in tale direzione. La strada più facile è quella di trovare un partner che finanzi lo stadio. Vediamo come si esprimerà Fondazione Fiera il 10 marzo e a quel punto il Milan potrà cercare nuovi investitori con maggiore cognizione di causa”.

 

Per quanto concerne lo stadio sono state fatte delle obiezioni e delle critiche relativamente alla capienza (48 mila spettatori) e ai parcheggi (troppo pochi). Qual è il suo pensiero su questa tematica?

“Che lo stadio abbia una capienza attorno ai 48 mila spettatori è anche fisiologico visto che anche la Juventus ne contiene 41 mila. E’ inutile fare delle normi cattedrali se poi non le riempi. Per quanto riguarda i parcheggi, il problema sarebbe ovviato tramite i trasporti pubblici garantiti”.

 

Quali sono i rapporti tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani?

“Barbara un giorno diventerà presidente del Milan a mio avviso. Per il momento resiste il noto Patto del Portello. Ciascun amministratore delegato si occupa della propria area. La situazione di difficile convivenza rispetto al novembre 2013 sembra essere rientrata. Il tempo dirà se è interesse delle parti lavorare in sintonia per dei progetti comuni come il rilancio del Milan o lo stadio oppure no”.

 

Capitolo squadra. La lite avvenuta tra Filippo Inzaghi e Alessio Cerci è il sintomo di uno spogliatoio un po’ spaccato?

“Nel momento in cui i risultati non arrivano lo spogliatoio mostra le proprie crepe. In questo caso le crepe non sono dettate dalla mancanza di risultati, ma dal fatto che Cerci fosse stato super corteggiato per due sessioni di mercato, bersaglio di telefonate e convinto in tutti i modi di approdare in rossonero e non all’Inter. Alla fine però con questo modulo delle due punte si sente tradito per essere diventato una riserva di lusso. Inzaghi vuole puntare su Destro, innesto principale di gennaio, e su Menez, che considera imprescindibile”.

 

Menez senza dubbio è stato decisivo in diverse occasioni per il Milan, ma continua ad essere un giocatore poco costante e ad eccedere con gli individualismi. Può essere deleterio per Destro oppure i due possono coesistere in attacco?

“E’ croce e delizia di questo Milan. E’ vero che ha segnato 12 gol, che ha creato i maggiori pericoli e che può alzare il livello qualitativo della squadra. Fornisce assist ed è in grado con i suoi coast-to-coast di ribaltare situazioni di gioco. Però è anche vero che è abbastanza anarchico e incapace di dialogare con il collega di reparto. Inzaghi deve impegnarsi sotto questo aspetto per garantire una convivenza proficua tra i due”.

 

Il futuro di Inzaghi è segnato?

“Difficile che rimanga. Si cercherà di arrivare a fine campionato con lui in sella, anche perché a stagione in corso non si può affidare la squadra ad uno che non sia Tassotti avendo pure Seedorf a libro paga. Con il Milan lontano da un piazzamento europeo è difficile ipotizzare Inzaghi su quella panchina in futuro”.

 

Chi potrebbe sostituire Pippo?

“Nelle scorse settimane erano insistenti le voci su Conte. Quando era saltato lo stage sembrava che lui stesso fosse determinato a chiudere la sua avventura con la Federazione, ma ora sembra tornato in sella. Resta il grande sogno del Milan. C’è l’opzione Montella, ma è presente una clausola da pagare alla Fiorentina per liberarlo. E’ una pista percorribile solo se lo stesso tecnico rompe con la società viola. Si è fatto anche il nome di Mihajlovic. Di certo il prossimo allenatore verrà scelto perché sarà un vero tecnico e si guarderà alla sua capacità di lavorare sul campo. Sarà quasi certamente italiano”.

 

Come sarà il prossimo calciomercato del Milan?

“I tempi delle spese pazze sono finiti. Comunque in estate ci sarà da riscattare Destro, che non costa poco. Il reparto su cui si investirà sarà il centrocampo, non a caso si stanno seguendo Baselli e Valdifiori. L’idea è di andare avanti con un Milan di giovani italiani. Non si punterà più su ex campioni finiti, ma su talenti da lanciare in prospettiva”.

 

In questo Milan all’italiana c’è ancora spazio per El Shaarawy e De Sciglio?

“El Shaarawy ha avuto nei mesi passati delle tentazioni per andare via. Lo cercò il Borussia Dortmund ed il suo entourage ebbe contatti con la squadra tedesca, ma Stephan non se la sentì di andare via nel mercato di gennaio. Ha dichiarato di essere innamorato del Milan, però sul suo futuro ha detto di essere onorato dell’interesse di tante squadre. Un modo elegante per sviare il discorso. De Sciglio non so invece che offerte possa avere visto che è fuori praticamente da tutto il campionato”.

 

 

Matteo Bellan

 

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