Gattuso: “Io al posto di Inzaghi? Preferisco fare la gavetta”. E su Istanbul 2005…

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (Getty Images)

Rino Gattuso, ex bandiera del Milan che con i rossoneri ha vinto tutti i trofei che si potessero vincere, e che è diventato anche campione del mondo con l’Italia nel 2006, è stato oggi ospite della trasmissione Mix 24 su Radio 24, per parlare del momento del club milanese: “Io al posto di Pippo? Ho preferito fare prima un po’ esperienza, voglio andare avanti piano piano. L’esperienza bisogna farla sul campo di battaglia. Fare il giocatore e l’allenatore sono due cose completamente diverse. Un tecnico deve essere bravo a parlare con i giocatori, gestire uno spogliatoio di 30 persone non è facile. Devi raggiungere i risultati perché poi se le cose non vanno bene l’allenatore è il primo colpevole. Mi manca il Milan, Milanello, ma non il calcio giocato. Ho fatto di più di quello che pensavo di fare, non ho nessun rimpianto. Per 14 anni ho fatto un altro sport: al Milan c’è un organizzazione incredibile, devi solo pensare a giocare bene e basta, al resto ci pensano altri”.

 

Poi qualche aneddoto sulla sua esperienza milanese, a partire da uno sulla finale di Istanbul del 2005: “Tre giorni dopo sono stato chiuso da Galliani per 7 ore nella sala dei trofei di via Turati perché volevo lasciare il Milan. Sono sempre stato tifoso del Milan e in 14 anni di Milan mi sentivo capitano, presidente, allenatore, mi sentivo il Milan perché quella maglietta era la mia seconda pelle. Quando arrivavano delle sconfitte importanti le vivevo davvero male. La vittoria più bella? La prima Champions League vinta nel 2003 in finale contro la Juventus dopo aver eliminato l’Inter in semifinale. Per un milanista è il massimo. Galliani per me è stato più di un amministratore delegato. Discutevamo tanto, quando sbagliavo mi rimproverava come un padre. In 14 anni però non abbiamo mai discusso per motivi economici, tra noi c’è grande stima. Berlusconi? Ricordo che nel 2003 qualche ora prima della finale ogni giocatore doveva passare della sua camera e quei 15 minuti di chiacchierata sono stati come un viagra. Ha un carisma incredibile, dà una grande carica. Chi capisce di più tra Galliani e Berlusconi? Galliani (ride, ndr)”.

 

E della convivenza fra Barbara e Galliani che ne pensa? “Io son stato abituato che c’era sempre una testa che comandava. E in un’azienda ci vuole sempre una testa che comanda. Paolo Maldini? Lui è uno che ne sa, ha sempre vissuto da protagonista e sicuramente vuole ancora un ruolo da protagonista”.

 

Redazione MilanLive.it

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