Sarri come Sacchi e Zac: quando l’idea nasce in provincia

Maurizio Sarri (getty images)
Maurizio Sarri (getty images)

La Gazzetta dello Sport insiste sui presunti rumors che vedono Maurizio Sarri, tecnico del vivace Empoli, avvicinarsi a doppi passi alla panchina del Milan. In attesa di sviluppi provenienti dalla Toscana, dove questa sera Adriano Galliani incontrerà i vertici empolesi per parlare dello stesso allenatore, si discute di un’idea tutta ‘provinciale’ che però ha avuto ottimi riscontri nel passato rossonero.

 

Sarri come un grande vate del calcio italiano e milanista, Arrigo Sacchi. Si dice che sia proprio l’ex ct a caldeggiare la candidatura dell’allenatore campano per il Milan, ma a prescindere da tutto i due si somigliano con i dovuti paragoni. Sacchi arrivava dal Parma, negli anni ’80 ancora piccola realtà emiliana, dove aveva messo in mostra idee nuove e esteticamente interessanti. Silvio Berlusconi puntò su di lui, e messo in condizione di lavorare con i calciatori giusti, trasformò il Milan nella migliora squadra di calcio di sempre, almeno a livello di gioco.

 

Altro tecnico provinciale che a Milano ha ottenuto successi è Alberto Zaccheroni, romagnolo e guida di una Udinese che nel giro di pochi anni passò da squadra materasso a grande rivelazione, grazie al suo modulo 3-4-3 innovativo e brillante. Il Milan puntò su di lui nel 1998 e ‘Zac’ trovò il colpaccio da scudetto sin dalla prima stagione, entrando di diritto nella storia rossonera. Ed oggi a Milanello sperano che mister Sarri possa replicare tali successi.

 

Redazione MilanLive.it

 

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