Savicevic: “Ho nostalgia di Milanello. Solo Berlusconi può decidere il meglio per il club”

Savicevic
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Intervistato da Milan Channel, l’ex stella rossonera di origine montenegrina Dejan Savicevic è intervenuto parlando del Milan del passato, quello degli anni ’90 in cui brillava con la maglia numero 10 sulle spalle, sia su quello del presente in netta crisi.

 

Il ‘genio’ parla dei suoi ricordi con la maglia rossonera: “Avevo nostalgia di Milanello anche se a casa guardo spesso Milan Channel vedo che ci sono stati dei cambiamenti. Mi fa piacere venire qui dove ho vissuto diversi anni, tanti ritiri e preparazioni. Le preparazioni erano molto dure, con una buona preparazione facevamo bene in campo e penso che senza quella non si può giocare bene. La preparazione è fondamentale per una buona rendita in campo. Mi ricordo ancora le salite intorno al laghetto, però quando sei giovane puoi sopportare tutto. Il mio più bel ricordo è sicuramente la finale Atene del 94′ contro una grandissima squadra come il Barcellona. Dovevamo affrontarli senza Baresi e Costacurta ma abbiamo dato il nostro meglio e raggiunto il risultato, vincere una finale contro una grande squadra per 4 a 0 resterà nella storia del calcio. C’è un po di rammarico per l’anno seguente, ero assente per un infortunio, mi dispiace perchè ero in grandissima forma. Con me in campo avremmo potuto avere chance di fare di  più. Ricordo l’annata 97’/98′, non felice per noi anche se non come adesso”.

 

Savicevic torna anche sui problemi attuali e sulla possibile cessione del club: “Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, cosa deciderà il presidente per il bene del Milan. Il Milan ha tanti giocatori di valore, non saprei chi potrebbe essere il mio erede, Menez ha qualità e fantasia ma anche Cerci e Suso, soprattutto quest’ultimo mi è piaciuto, si vede che ha il piede. Ma per far risultato devi avere tutte le parti della squadra ottime. Nella mia epoca avevamo Rossi, il miglior portiere al mondo oltre ad una difesa fantastica e centrocampisti come Desailly, Donadoni e Albertini e Boban, oltre a Costacurta, Tassotti e poi Panucci ed attaccanti come Massaro e Weah. Avevamo tutto, una grandissima squadra. Anche Eranio e Galli hanno giocato molte partite. C’è gente che lavora al Milan come Adriano Galliani che ha tanta esperienza oltre al Presidente Berlusconi. Spetta a loro prendere decisioni. Sono sicuro che loro sanno cosa fare. In Europa sono arrivati nuovi investitori dal resto del mondo, il Presidente deciderà cosa fare.”

 

Redazione MilanLive.it

 

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