Berlusconi: “Disposto a vendere la maggioranza del Milan, la mia famiglia ormai è inadeguata”

Silvio Berlusconi (Getty Images)
Silvio Berlusconi (Getty Images)

Il tema relativo alla cessione del Milan tiene sempre banco e sono molti i tifosi che attendono le mosse di Silvio Berlusconi e dei potenziali acquirenti nelle prossime settimane. La vendita viene vista come l’unica soluzione per rivedere il club ad alto livello dopo stagioni da comparsa non all’altezza del passato. Ma il Cavaliere è restio a cedere la maggioranza delle azioni e preferirebbe farsi affiancare solo da soci di minoranza.

 

L’ex premier ai microfoni di TeleNord ha parlato di questo argomento: “Vendere il Milan per me vuole dire cedere un pezzo di cuore, la mia infanzia, quando mio padre mi portava allo stadio. Io cerco qualcuno che possa immettere capitali nel Milan, quindi la mia prudenza è dovuta al fatto che voglio andare a fondo e scoprire se chi si propone non veda nel Milan semplicemente un mezzo per acquisire popolarità immediata”. In queste parole di potrebbe essere una frecciatina a Bee Taechaubol, ormai noto come Mister Bee, che ha molto pubblicizzato la trattativa per l’acquisto del club postando diverse foto su Instagram e vedendo sicuramente aumentare la sua popolarità rispetto a prima che il suo nome venisse accostato al Diavolo rossonero.

 

Silvio Berlusconi ha successivamente aggiunto quanto segue: “Cedere la maggioranza? Se arrivasse qualcuno che garantisse immissioni di denaro pari a quelle dei top club mi sacrificherei. Ho assunto la decisione di vedere nel panorama mondiale degli investitori se c’è qualcuno che possa portare capitali al Milan per consentire al club di essere competitivo come è stato nel passato. Il Milan è ancora oggi la squadra più titolata al mondo, ma tutto è cambiato per i livelli di spesa con l’entrata nel calcio dei principi arabi: questo ha fatto impazzire i costi. Oggi è impossibile per un italiano competere con questi. La mia famiglia, che ha sostenuto spese importanti, non è più adeguata a ciò che è necessario per essere competitivi ai massimi livelli“.

 

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Il quotidiano Il Secolo XIX nella sua versione online riporta altre dichiarazioni del Presidente rilasciate a Genova presso il Teatro della Gioventù: «Sto cercando, come è noto, di reperire capitali anche stranieri per fare del Milan una società sempre più forte e competitiva. Qualora queste trattative non avessero l’esito sperato, andrò avanti con un altro progetto, quello di un Milan tutto italiano. Una sorta di Nazionale italiana in un campionato come il nostro dove davvero si è ecceduto con gli stranieri, basti pensare che lo scorso anno nella finale di Coppa Italia c’era un solo italiano in campo e che il nostro commissario tecnico azzurro, per fare un attacco competitivo, ha dovuto convocare giocatori oriundi».

 

Redazione MilanLive.it

 

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