Berlusconi, cinque cordate cinesi vogliono il Milan! E si raffredda il rapporto con Doyen

Silvio Berlusconi (Getty Images)
Silvio Berlusconi (Getty Images)

Inizia il tour elettorale che porterà Silvio Berlusconi in prima linea a fare il giro d’Italia in vista delle elezioni regionali del prossimo 31 maggio. Prima tappa Genova, in un week-end caldo in cui si è concesso un po’ di relax nella splendida cornice di Portofino con il sorriso sulle labbra anche grazie al sorprendente successo del Milan contro la Roma. E il Cavaliere, come ha scritto la Gazzetta dello Sport stamane, si è lasciato andare a qualche dichiarazioni sulla cessione delle quote rossonere sempre più succose.

 

La Cina continua ad essere evidentemente molto interessata al club, visto che Berlusconi svela la presenza di ben cinque cordate provenienti dal paese asiatico pronte a prendere il Milan: “In Cina abbiamo 10 milioni di tifosi rossoneri, la nostra squadra va per la maggiore. Tre cordate sono già venute a galla e altre due si stanno per svelare, non è un caso“. Alla faccia di chi dice che il Milan non è un asset appetibile; intanto inizia il giochino per scoprire a chi corrispondano le cinque cordate suddette: una potrebbe essere comunque quella di Mr. Bee, visto che viene agevolata da investitori cinesi e da una Banca di Taiwan. L’altra è quella di Zong Qinghou, magnate delle bevande. Le altre tutte da scoprire.

 

Intanto si raffreddano i rapporti con Nelio Lucas e la Doyen Sports, il fondo di investimenti che dovrebbe rappresentare l’advisor di mercato dalla prossima estate. Non sono piaciute al manager portoghese le frecciatine di Berlusconi su ‘chi vuole farsi solo pubblicità’ nel Milan, riferendosi a Mr. Bee ed evidentemente ai suoi soci in affari. Il Milan stesso tiene le distanze senza rendere ufficiale alcuna collaborazione, forse per paura anche del blocco dell’Uefa per le TPO internazionali. Gelo momentaneo dunque tra Doyen e i rossoneri, anche se la pista Emery in panchina resta di attualità.

 

Redazione MilanLive.it

 

Impostazioni privacy