Maldini elogia Gerrard: “E’ come Baresi. A Istanbul fece lui la differenza”

Paolo Maldini e Steven Gerrard (Getty Images)
Paolo Maldini e Steven Gerrard (Getty Images)

Per Steven Gerrard la stagione 2014/2015 è stata l’ultima con la maglia del Liverpool, l’unica indossata finora nel corso della sua grande carriera. Il suo matrimonio con i Reds volge al termine ed il suo futuro è a Los Angeles, dove giocherà con i Galaxy. Una nuova avventura per lui in un campionato totalmente diverso come la Major League Soccer, dove qualche anno fa David Beckham era un simbolo e ora può raccogliere il testimone seppur si tratti di due personaggi completamente diversi. Più mediatico lo Spice Boy, più silenzioso e riservato il connazionale.

 

Paolo Maldini, grande ex giocatore del Milan, ha avuto modo di incrociare Gerrard in due finali di Champions League. Una finita tragicamente nel 2005 ad Istanbul e l’altra in trionfo nel 2007 ad Atene. La leggenda rossonera ricorda così la sfida in Turchia ai microfoni di LFCTV, il canale ufficiale del Liverpool: “Ricordo molto bene quella partita – riporta gianlucadimarzio.com -. Steven aiutava sempre i compagni anche in difesa: iniziò a giocare dietro e a contrastare ogni nostro uomo. E’ stata una partita speciale, nella quale abbiamo dominato il Liverpool per 110 minuti su 120.  A fare la differenza è stato l’esempio mostrato da Stevie ai suoi compagni, soprattutto dopo aver raggiunto il pari ed aver resistito per il resto del match, conquistando un risultato assolutamente inatteso dopo il primo tempo“.

 

Maldini elogia Gerrard per le sue qualità caratteriali e fa un paragone molto importante con un suo ex capitano che gli è stato da esempio nel corso della carriera, Franco Baresi: “Ciò che mi è sempre piaciuto di Steven è stata la sua silenziosità in campo, contrapposta ad una capacità di ispirare i suoi compagni con la forza e con poche parole. Ho avuto un altro esempio di capitano come lui, Franco Baresi: ciò che ho imparato da giocatori come loro è fare, piuttosto che parlare. E lui aveva anche anche grande talento, perciò risultava semplice seguirlo“.

 

Redazione MilanLive.it

 

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