Perché Ancelotti dovrebbe tornare al Milan? Berlusconi e Galliani, attenti alle promesse che fate

Carlo Ancelotti, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani (foto da lettera43.it)
Carlo Ancelotti, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani (foto da lettera43.it)

Galliani annuncia una grande campagna acquisti? Berlusconi investe 70-80 milioni? Torna Ancelotti? Tutto molto bello, ma stoppiamoci e riavvolgiamo il nastro. Il campionato non è ancora finito e già emergono centinaia di notizie riguardanti il futuro del Milan, alcune con delle percentuali di credibilità e altre inverosimili. Partiamo dalle voci relative ad un possibile ritorno di Carlo Ancelotti a Milanello. Al di là dell’essere o meno favorevoli, viene da chiedersi perché un allenatore come lui possa accettare un rientro in rossonero. La squadra non è assolutamente competitiva, il club viene da due stagioni fallimentari nei quali è stata mancata persino la qualificazione all’Europa League e non si è vista traccia di investimenti e di progetti che potessero favorire un rilancio. E’ impensabile che Ancelotti venga ad allenare un organico simile a quello attuale con l’aggiunta di qualche italiano (i nomi emersi non solleticheranno di certo il tecnico di Reggiolo, ormai abituato ai campioni).

 

Per convincere Ancelotti ed in generale qualsiasi allenatore importante c’è bisogno di garantire una campagna acquisti di alto livello, con nomi in grado di far compiere un salto di qualità alla squadre rendendola competitiva. E’ quello che Adriano Galliani qualche giorno fa ha promesso. L’amministratore delegato si è preso un impegno importante con i tifosi, stanchi da tempo di sentire chiacchere e slogan propagandistici. Le sue dichiarazioni sono state registrate e adesso lui e Silvio Berlusconi sono attesi al varco. Al termine della prossima sessione di calciomercato si tireranno nuovamente le somme.

 

A proposito del presidente onorario del Milan, si parla molto della sua presunta voglia di tornare ad investire . Come possa essere risbocciato questo suo desiderio non è dato saperlo (propaganda elettorale? Lo scopriremo presto), dopo anni in cui il suo interesse verso il club è stato quasi nullo. Di lui si ricordano solo frecciate agli allenatori e presenze a Milanello tra Hip Hip Hurrà e dichiarazioni completamente fuori dalla realtà. Ammesso che Berlusconi spenda cifre importanti, esse saranno poi da lui recuperate con la cessione delle quote azionarie. Nel futuro rossonero non può esserci ancora Fininvest, se non per poco tempo ancora, poi necessariamente si dovrà passare le chiavi del Milan a qualcun altro. Non c’è altra via.

 

Matteo Bellan

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