Bentornato El Shaarawy. Mastalli, era ora!

Stephan El Shaarawy (Getty Images)
Stephan El Shaarawy (Getty Images)

Dopo la brutta sconfitta del Mapei Stadium contro il Sassuolo, il Milan è tornato a vincere e lo ha fatto  a San Siro con un buon 3-0 ai danni di un Torino con diverse assenze. Le note più liete della serata sono state essenzialmente 3: Stephan El Shaarawy, Marco van Ginkel e Alessandro Mastalli.

 

Il Faraone, nuovamente titolare dopo mesi di assenza, ha risposto positivamente segnando due gol e mettendo in campo una prestazione complessivamente sufficiente considerando che non può essere al 100% della forma e che non può fare miracoli in una squadra che viene da una stagione fallimentare nella quale non ha quasi mai espresso un gioco adatto a valorizzare i propri attaccanti, se non l’anarchico Jeremy Menez. E’ presto per dire che El Shaarawy è tornato ad essere quello di due anni fa, sarebbe folle crederlo dopo una singola partita. Ma l’augurio che gli facciamo è di non avere più questi maledetti infortuni e di poter giocare con continuità in un contesto di squadra che sia adatto a lui. Vedremo se il Milan deciderà di puntarci ancora o preferirà cederlo.

 

Chi potrebbe partire è Van Ginkel, centrocampista che da una decina di partite Filippo Inzaghi schiera come titolare e che ha mostrato dei progressi trovando sia la via del gol che assist preziosi. Il ragazzo di proprietà del Chelsea ha qualità, ma deve migliorare il suo approccio alle partite mettendoci più grinta e cercando di eliminare quella timidezza che lo caratterizza in alcuni momenti. Sicuramente ha dei margini di crescita. Il suo futuro non è ancora certo, ma le probabilità che torni a Londra per poi cercare un’altra sistemazione sono elevate.

 

Un altro che può crescere molto è Mastalli, che Inzaghi finalmente ha fatto esordire e il capitano della Primavera di Cristian Brocchi ha mostrato fin da subito una buona personalità. Da tempo i tifosi lo volevano in campo, così come altri giovani del vivaio. In un’annata maledetta è meglio provare a inserire qualche ragazzo invece di schierare gente che alla maglia rossonera non ci tiene e che magari pensa già alle vacanze. Speriamo che Mastalli possa diventare uno dei pilastri del Milan del futuro, ma affinché ciò avvenga deve essere costruita una squadra importante con dei leader in grado di insegnare e guidare i più giovani.

 

Matteo Bellan

 

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