MilanLive.it – Le pagelle di fine stagione: i difensori

Secondo appuntamento con il pagellone finale a cura di MilanLive.it. Assegniamo i voti di fine stagione ai calciatori del Milan scesi in campo durante la stagione 2014-2015. E’ il momento delle valutazioni nel reparto dei difensori:

 

 

Ignazio Abate (Getty Images)
Ignazio Abate (Getty Images)

Ignazio Abate voto 5,5 – Partito benissimo nella gestione Inzaghi dopo una stagione 2013/2014 molto difficile, si è ritrovato inamovibile nello scacchiere tattico del tecnico. Poi i soliti infortuni, il calo di forma ed un apporto che non è stato pienamente sufficiente. E’ mancata anche la sua spinta essenziale nella fase più calda della stagione. Troppi errori al momento di crossare e dunque pochi palloni giunti con precisione agli attaccanti. E’ in scadenza di contratto e rinnoverà molto probabilmente fino al 2018.

 

Alex (Getty Images)
Alex (Getty Images)

Alex voto 5 – Nel complesso le sue prestazioni non sono risultate malvagie, frutto di esperienza e di imperiosità negli stacchi aerei come caratteristiche migliori. Ma praticamente non ha mai terminato un match senza soffrire di problemi muscolari o uscire addirittura anzitempo. Personalità e carisma non gli mancano, ma non è un elemento affidabile. Non può rappresentare una sicurezza presente e futura per la difesa del Milan.

 

Luca Antonelli (Getty Images)
Luca Antonelli (Getty Images)

Luca Antonelli voto 6+ – Arrivato a gennaio in un reparto falcidiato da assenze e privo di alternative significative, si è subito contraddistinto per grinta e qualità nella fase offensiva. Ha sofferto l’inserimento in un reparto piuttosto scombinato, ma ottiene una sufficienza con la speranza che in futuro il suo apporto possa diventare migliore e continuo. Sarà riscattato dal Genoa alla cifra prefissata.

 

Salvatore Bocchetti  e Silvestre Varela (Getty Images)
Salvatore Bocchetti e Silvestre Varela (Getty Images)

Salvatore Bocchetti voto 5 – Anch’egli arrivato come rinforzo invernale in prestito secco dallo Spartak Mosca. Premiato per la sua duttilità in fase difensiva, in realtà non ha mai convinto ne’ da centrale ne’ da terzino mancino all’occorrenza. Si è subito notata la sua scarsa forma fisica, in campo è stato spesso lento e disattento. Non verrà confermato.

 

Daniele Bonera (Getty Images)
Daniele Bonera (Getty Images)

Daniele Bonera voto 4 – In molti ancora si chiedono perché Inzaghi abbia scelto di lanciarlo titolare in molte partite della stagione. Suo malgrado è divenuto simbolo (negativo) della protesta dei tifosi contro le scelte di società e staff tecnico. Nonostante sia in grado di ricoprire più ruoli in difesa ha mostrato di essere completamente inadeguato e le sue prestazioni sono state quasi sempre da dimenticare. E’ in scadenza ed il suo futuro è ancora da decidere.

 

Mattia De Sciglio (getty images)
Mattia De Sciglio (getty images)

Mattia De Sciglio voto 5 – Un vero e proprio mistero ciò che sia accaduto a questo terzino, un tempo elegante e maturo talento di casa Milan ed oggi trasformatosi in titubante e spesso disastroso difensore dalla leggerezza disarmante. Ci si sono messi anche i tanti infortuni a bloccare di botto la crescita del buon Mattia. Il club vuole ripartire da lui, ma dovrà cambiare attitudini e livello di prestazioni. Sicuramente avere un allenatore di esperienza che possa aiutarlo a crescere sarebbe utile, rispetto a figure alle prime armi. Anche il contesto di squadra non lo ha agevolato.

 

Philippe Mexes (Getty Images)
Philippe Mexes (Getty Images)

Philippe Mexes 6 – Stagione ‘folle’ per il centrale francese, prima escluso e messo fuori rosa per il suo rifiuto a lasciare il Milan, poi ripescato e insignito del posto da titolare. Nel mezzo le bizze con lo staff tecnico e la scenata contro la Lazio con Mauri che sono valse 4 giornate di squalifica. Ma a livello di prestazione è senza dubbio tra i meno peggio dell’annata rossonera. Il suo futuro è in bilico, la società sta valutando se prolungargli il contratto a cifre inferiori alle attuali o se lasciarlo partire.

 

Gabriel Paletta (Getty Images)
Gabriel Paletta (Getty Images)

Gabriel Paletta 6- – Qualche indecisione, una condizione peggiore rispetto agli exploit di Parma, ma la convinzione di avere davanti un centrale tosto e solido, non tanto calciatori leggeri e poco inclini a certi ambienti. In sei mesi con i rossoneri ha mostrato buon senso di leadership ma anche quegli errori di concentrazione altamente migliorabili e comunque condizionati da una fase difensiva complessivamente negativa della squadra che ha messo in difficoltà i centrali più del dovuto. Resterà sicuramente.

 

Adil Rami & Paul Pogba
Adil Rami & Paul Pogba

Adil Rami voto 5 – Doveva essere uno degli inamovibili di Inzaghi, il centrale giusto su cui costruire la difesa dopo i buoni mesi in rossonero dell’annata 2013/2014. Invece ha deluso anche il roccioso francese, tra problemi muscolari e prestazioni troppo altalenanti. Quando è in forma sa dimostrare di essere un centrale affidabile, peccato che non si ricordano molte domeniche fortunate per Rami. Dietro le sue esclusioni anche i cattivi rapporti con Inzaghi. Incerta la sua permanenza a Milanello.

 

Pablo Armero (Getty Images)
Pablo Armero (Getty Images)

Pablo Armero voto 5 – Lo ha voluto Inzaghi o no? Il colombiano ex Udinese si è sempre detto convinto delle proprie qualità, ma il tecnico lo ha praticamente bocciato dopo il suo sbarco a Milano. Da terzino mancino non ha convinto, vista la propensione più ad offendere che a difendere. Da febbraio si è accasato al Flamengo senza rimpianti.

 

Cristian Zaccardo (Getty Images)
Cristian Zaccardo (Getty Images)

Cristian Zaccardo e Cristian Zapata s.v. – Due ‘desaparecidos’ della stagione: il primo quelle poche volte che è stato chiamato in causa ha mostrato professionalità, ma a livelli che al Milan non dovrebbero competere. Del secondo si ricorda solo il mal di testa procuratogli da Dybala in Milan-Palermo che probabilmente gli è costata la bocciatura definitiva di Inzaghi insieme agli infortuni e ai problemi denunciati con lo stesso allenatore. Entrambi sul piede di partenza.

 

A cura di Matteo Bellan e Keivan Karimi

 

 

 

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