Gundogan, il regista a tutto campo dalle origini umili

Ilkay Gundogan (Getty Images)
Ilkay Gundogan (Getty Images)

Sempre al centro dell’azione, mai lontano da dove si dirige il pallone. La sintesi delle qualità e caratteristiche in mezzo al campo mostrate da Ilkay Gundogan è questa, un regista offensivo reinventato anche come mediano, che sa fare tutto e non disdegna mai contrasti e pressing. La Gazzetta dello Sport ha scavato nella storia e nelle radici di questo talento che sembra entrato fortemente in orbita Milan.

 

Nato a Gelsenkirchen nel 1990, la sua storia è simile a quella del connazionale Mesut Ozil: origini turche, famiglia piuttosto povera, formata da minatori o birrai, ma unita e ancora oggi forte e presente alle spalle del 25enne Ilkay, grande talento cresciuto tra Schalke e Bochum, prima del passagio al Norimberga grazie al suo mentore Michael Oenning, che lo ha promosso a cervello del centrocampo. Nel Borussia è arrivato ai vertici, raggiungendo anche la Nazionale tedesca; la finalissima Champions contro il Bayern nel 2013, con tanto di gol su rigore, è finora l’apice della sua carriera.

 

Poi gli stop, i problemi gravi alla schiena, l’operazione di un anno fa e il ritorno faticoso in autunno. Gundogan fa fatica a rimettersi in sella e perde anche l’affetto dei tifosi di Dortmund, viste anche le sue bizze per un rinnovo contrattuale oneroso. Al raduno di qualche giorno fa è stato fischiato, avvisaglia di un addio quasi scontato. E il Milan si muove per il colpaccio.

 

Redazione MilanLive.it

 

Impostazioni privacy