Maldini: “Ho il sangue rossonero. La finale di Atene? Ero imbottito di antidolorifici”

Paolo Maldini (Getty Images)
Paolo Maldini (Getty Images)

Nei quadri dirigenziali del Milan non sembra esserci spazio per lui, anche se in passato qualche rumors su presunti collegamenti con Mr. Bee avevano anche ipotizzato un ritorno in società. Paolo Maldini, storico capitano rossonero, vive il mondo del calcio lontano dalla sua casa storica, quella di Milanello. Per lui incarico da proprietario nella nuova franchigia Usa a Miami al fianco dell’amico ed ex compagno in rossonero Alessandro Nesta.

 

Su Italia 1 oggi è andata in onda un’intervista proprio all’ex capitano del Milan riguardo alla sua esperienza in Champions League, competizione vinta ben cinque volte in carriera. Dalla finale con la Steaua fino all’ultima con il Liverpool, ricordi indelebili: “La mia prima finale è quella del 1989 al Camp Nou, oggi sarebbe irripetibile visto che la Steaua contava appena due pullman di tifosi mentre noi avevamo al seguito 90 mila spettatori, un’atmosfera incredibile che ci permise di trionfare, una sensazione che credevo fosse irripetibile, invece…“.

 

Belli gli aneddoti raccontati da Maldini sulle finali più recenti: “A Istanbul fu clamoroso perché dominammo il Liverpool per 110 dei 120 minuti, concedemmo solo quei fatali 10′ in cui rimontarono tre reti, ma meritavamo di vincere ampiamente. Di Atene ricordo poco, ero imbottito di antidolorifici. Mi operai dopo la finale vinta e al risveglio neanche ricordavo se avessimo alzato la coppa o meno. Ricordi meravigliosi per me che ho il Milan nel sangue, iniziò mio padre Cesare e ora anche i miei figli giocano in rossonero“.

 

Redazione MilanLive.it

 

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