Niente scuse, prova del nove fallita. Mihajlovic rifletta sulle sue scelte

Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic (Getty Images)

Non ci siamo, il Milan perde malamente in casa del Genoa e fallisce la possibilità di vincere la terza gara consecutiva. Niente salto di qualità dopo i due recenti successi, niente continuità e niente aggancio alla zona Champions League. Tanti passi indietro dal punto di vista del gioco e anche dell’approccio alla partita. Il primo tempo è stato letteralmente regalato agli avversari e l’espulsione di Alessio Romagnoli, sicuramente esagerata, non basta a giustificare il k.o.  Nel secondo tempo c’è stata una timida reazione che ha prodotto qualche fiammata, ma senza la giusta dose di cattiveria e precisione.

 

Si era parlato di un Milan sulla giusta strada, ma è evidente che non sia ancora così. Adesso siamo già a quota 3 sconfitte in 6 giornate e per una squadra che punta a tornare in alto si tratta di un dato statistico non ottimale. C’è tanto lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi prefissati in estate. Contro il Napoli c’è l’occasione giusta per reagire e sarà vietato fallire. Un’altra sconfitta rischia di demoralizzare il gruppo e di minare la fiducia ostentata finora.

 

Sinisa Mihajlovic ricorda sempre che tipo di Milan vuole, ma finora non si è ancora visto, se non a sprazzi. Contro il Genoa non ha convinto la scelta di affidarsi dal primo minuto ad un Andrea Bertolacci non ancora pienamente in forma dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori alcune settimane. E anche la decisione di rinunciare a Carlos Bacca, uno dei pochi in squadra in grado di garantire dribbling e superiorità numerica, non è granché condivisibile. Il serbo era partito con la coppia composta dal colombiano e Luiz Adriano, un tandem che prometteva molto bene. Ma ora sembra che il titolare sia diventato Mario Balotelli, il quale ha difficoltà a dialogare con i compagni di reparto e accentra il “gioco” su di sé. Vero è che lui è uno dei pochi ad aver creato pericoli, ma deve crescere tanto pure sotto l’aspetto tattico. Altrimenti vedremo un Milan dipendente dalla buona luna di Balotelli.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

 

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