Gazzetta – Brocchi pupillo di Berlusconi, ma il Milan non può bruciare anche lui

Cristian Brocchi (Getty Images)
Cristian Brocchi (Getty Images)

In casa Milan tiene banco il tema relativo al futuro di Sinisa Mihajlovic. Le prossime partite di campionato contro Sassuolo e Chievo Verona a San Siro vengono ritenute decisive per saldare o far saltare definitivamente la sua panchina. Il problema della società di via Aldo Rossi è però quello di andare ad individuare chi possa realmente dare una scossa a questa squadra e riportarla in posizioni di classifica più dignitose facendole praticare un gioco maggiormente apprezzabile ed efficace. Trovare un allenatore che possa assolvere questo difficile compito con un materiale umano e tecnico come quello attualmente presente nell’organico rossonero non è un’impresa delle più semplici.

 

La Gazzetta dello Sport cita il fatto che Luciano Spalletti e Roberto Donadoni sono liberi, ma il fatto di avere ancora sotto contratto Filippo Inzaghi e Clarence Seedorf fino a giugno 2016 frena la dirigenza dall’ingaggiare nuovi tecnici. Pippo percepirà i 900 mila euro netti previsti, mentre l’olandese è stato già liquidato nello scorso bilancio pur restando ancora vincolato contrattualmente al club. Ingaggiare un altro allenatore, e dover al contempo pagare pure Mihajlovic in caso di esonero, non è una prospettiva che alletta molto la società. Silvio Berlusconi ha in Cristian Brocchi, allenatore della Primavera del Milan, un suo pupillo ma i rossoneri non possono permettersi di bruciare un altro tecnico con poca esperienza sulla panchina.

 

Redazione MilanLive.it

 

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