Milan, Berlusconi: “Fiducia in Mihajlovic, ma Champions obbligatoria. Bee? Ecco la verità”

Silvio Berlusconi (Getty Images)
Silvio Berlusconi (Getty Images)

MILAN NEWSSilvio Berlusconi oggi ha fatto visita a Milanello, prima ha incontrato alcuni sponsor e poi la squadra, fermandosi anche a parlare direttamente con Sinisa Mihajlovic. Il presidente rossonero si è successivamente fermato dai giornalisti per rilasciare alcune dichiarazioni (riprese anche dal sito ufficiale del Milan) su alcuni temi rilevanti.

 

Per quanto riguarda il passaggio dal modulo 4-3-1-2 al 4-3-3 e le due vittoria consecutive ha detto: “Abbiamo abbandonato certi schemi di gioco che non funzionavano e ci stiamo dirigendo più verso quello che è lo stile Milan, con un calcio ragionato, fatto di possesso palla e palla a terra. Appena avremo indietro Balotelli e Menez torneremo ad un modulo ultra offensivo. Originariamente pensavamo a Jeremy dietro a Mario e Bacca”.

Su Kevin-Prince Boateng, invece, si è così espresso: “Sa tirare in porta da qualsiasi posizione. È strutturato per essere un grande centravanti. Le ginocchia stanno bene. Tesseramento? Dipende dalle risposte che darà il suo fisico. A me è sempre piaciuto”.

Nelle ultime partite è stato Gianluigi Donnarumma uno dei protagonisti con il suo lancio da titolare a 16 anni tra i pali della porta milanista: “E’ bello che un 16enne venga ritenuto pronto a giocare subito in Serie A. E’ il portiere dei prossimi 20 anni”.

Andrea Bertolacci è un calciatore dal quale il presidente si aspettava di più: “E’ migliorato molto. Ci siamo parlati e gli ho detto che ci aspettavamo un altro giocatore, ma da domenica ha cambiato marcia. Mi hanno detto dal Genoa che anche da là faceva fatica a inizio campionato e che emergeva da ottobre in avanti. Ottobre adesso è finito, quindi…”.

Silvio Berlusconi ribadisce l’importanza di qualificarsi alla prossima Champions League: “Si tratta di un imperativo categorico. Non possiamo, come Milan, stare fuori dalle semifinali e dalle finali di Champions. Il progetto che abbiamo di commercializzazione del marchio nei paesi orientali si può fare se il Milan rimane protagonista in Europa e nel Mondo. In quel caso, la commercializzazione del marchio può portare introiti altissimi”.

Per quanto concerne il brand del club di via Aldo Rossi ha fornito una spiegazione molto dettagliata: “Vale 1 miliardo e 300 milioni di euro. Se si riuscisse a rendere concreta questa valutazione, che può avvenire solo tramite il merchandising, ristoranti e scuole calcio, dovrebbe portare introiti sopra i 100 milioni all’anno. Questa commercializzazione dovrebbe portare, al terzo anno, 200 milioni. Se questo dovesse accadere, avremmo la possibilità di andare a prendere i top player. E poi c’è sempre la possibilità che il club venga quotato a Hong Kong”.

Sull’affare in corso con Mr. Bee Taechaubol per il passaggio del 48% delle quote azionarie del Milan ci ha tenuto a precisare che non si tratta di suoi soldi presenti all’estero che rientrerebbero ripuliti in Italia: “Ho letto cose allucinanti su certi giornali. Se uno dimostra che io ho fuori dei capitali, mi impegno a versare in beneficenza 10 volte la somma che verrebbe trovata. Quando sono andato a Lugano, l’ho fatto perché mister Taechaubol aveva li un suo consulente”.

Infine il presidente Berlusconi ha parlato di Sinisa Mihajlovic: “E’ forte, non si è mai abbattuto. Ha sempre avuto fiducia nella possibilità di esprimere un buon gioco e di fare buoni risultati. Il campionato è altalenante e il distacco dalla prima, se avessimo vinto a Torino, sarebbe di cinque punti. Li abbiamo sbagliato perché non abbiamo tenuto la palla”.

 

Redazione MilanLive.it

 

Impostazioni privacy