Mihajlovic, quanti ricordi! Domani sfida il suo passato biancoceleste

Sinisa Mihajlovic (Getty Images)
Sinisa Mihajlovic (Getty Images)

Ricordi belli e intensi che valgono una carriera. Sinisa Mihajlovic vivrà una serata amarcord come poche altre nella sua carriera quando domani sfiderà con il suo Milan una società nella quale ha giocato, vissuto e vinto tantissimo. Lo attende la Lazio, squadra capitolina con la quale militò dal 1997 al 2003 e riuscì a sollevare ben sette trofei, da una ‘piccola’ Coppa Italia neanche troppo celebrata fino al massimo riconoscimento, la Supercoppa Europea vinta contro i campioni continentali del Manchester United.

 

Carattere acceso e focoso, tipico di una slavo, Mihajlovic fu un porta bandiera della Lazio di Sven Goran Eriksson, che lo volle con se’ in maglia biancoceleste dopo l’esperienza alla Sampdoria. Da mediano si spostò definitivamente a difensore centrale dai piedi intelligentissimi e letali: le sue punizioni col mancino sono diventate storia dalle parti di Formello, con un modo di calciare potente ma preciso come nessun altro.

 

E c’è un Lazio-Milan sul quale ancora oggi rimugina spesso, datato primavera del 1999. Un pareggio senza reti, ma Sinisa ammise che non ci stava troppo con la testa in quel periodo, per via dei bombardamenti NATO in Kosovo; andò pesino a parlare col Governo italiano per provare a mediare, contrario ad una nuova guerra che avrebbe sconvolto la sua penisola balcanica. Uomo, campione e idealista, oggi allenatore rossonero. E proverà a fare lui la festa alla non più sua Lazio.

 

Redazione MilanLive.it

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