Ravezzani: “Ancelotti-Milan, balla elettorale di Berlusconi”

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti (©Getty Images)

Tutti si ricorderanno che al termine della scorsa stagione il Milan tentò di riportare Carlo Ancelotti in panchina dopo la decisione di licenziare Filippo Inzaghi. Adriano Galliani volò a Madrid per convincere l’ex allenatore rossonero, da poco esonerato dal Real, a tornare. Silvio Berlusconi su questo tema si era espresso sempre in maniera ottimista ai tempi, illudendo che realmente l’operazione si potesse concretizzare. In realtà il tecnico di Reggiolo poi rifiutò l’offerta e mantenne il proposito di effettuare un anno sabbatico per curare i suoi problemi di cervicale e trovare un club migliore per il 2016, cosa poi avvenuta visto che è recente la notizia della sua firma con il Bayern Monaco per il post-Guardiola.

Il noto giornalista sportivo Fabio Ravezzani tramite il suo profilo Twitter ha voluto raccontare quanto in realtà avvenne in quei giorni in cui il Milan sembrava poter riprendere Ancelotti: “Quando Berlusconi a giugno annunciò di aver un accordo con Ancelotti inventò una balla elettorale tanto estemporanea da sorprendere lo stesso tecnico. Galliani si precipitò a Madrid non per convincere Carletto, ma per supplicarlo di reggere il gioco qualche giorno. Cosa che Ancelotti accettò“.

Praticamente una farsa dunque. Sarà andata davvero così? Questo non lo possiamo sapere con certezza. La cosa sicura è che il tentativo di riportare a casa Carletto era disperato ed era utopia pensare che lui potesse tornare ad allenare un Milan senza progetti e obiettivi chiari. Non a caso si è poi ripiegato su un allenatore come Sinisa Mihajlovic che, con tutto rispetto, non è minimamente paragonabile ad Ancelotti.

 

 

Redazione MilanLive.it

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