Sacchi: “Milan senza coesione. Ai miei tempi era un concerto rock”

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi (©Getty Images)

Schiette e dure le parole di Arrigo Sacchi, ex allenatore che ha fatto la storia del Milan e del calcio italiano in generale, riguardo al club rossonero di oggi, lontano anni luce per risultati ed organizzazione generale a quello che egli stesso guidò alla conquista dell’Europa e del mondo.

Intervistato oggi da La Stampa, Sacchi si è subito prodigato nel trovare la causa del periodo, che dura ormai vari anni, piuttosto sfortunato del Milan:Noto che oggi al Milan manca coesione, non c’è unità di intenti come ai miei tempi. Prima da Berlusconi fino all’ultimo magazziniere si remava tutti dalla stessa parte, un club unito e compatto. Oggi tutto ciò manca, e si nota anche sul campo. Manca anche attenzione nel scegliere i calciatori sul mercato, ad esempio quando c’ero io volevo un concerto rock, chi non ne poteva far parte veniva ceduto o messo fuori“.

Sacchi ha dato anche un parere sulle future strategie societarie: “Il Milan deve mettersi in testa di non poter più risolvere tutto acquistando grandi solisti, come fa il Real. Bisogna dare fiducia a Mihajlovic e acquistare quei giovani talenti già abbastanza bravi, come Dybala ad esempio. Il Napoli ha fatto bene a puntare su Maurizio Sarri, sono stati coraggiosi a puntare su un tecnico di provincia ma bravo nel far giocare la squadra. Come fece Berlusconi quando volle me al Milan“.

 

Redazione MilanLive.it

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