Mihajlovic e Mancini, destini incrociati: ora il serbo non si tocca

antonelli mihajlovic
Luca Antonelli e Sinisa Mihajlovic (©getty images)

C’è voluto un trionfo eccellente per mettere tutti a tacere, per confermare un posto che troppo spesso è stato in bilico. Per molti il 3-0 sull’Inter di ieri sera rappresenta la vittoria di Sinisa Mihajlovic, che nel post-partita non ha omesso di ammettere: “E’ sicuramente la mia più grande gioia da allenatore“. Il suo Milan torna a volare e sperare in una seconda parte di stagione super, intanto si gode la vittoria e l’entusiasmo anche dei tifosi che tornano finalmente ad incitare la squadra.

La Gazzetta dello Sport spiega come il Milan di ieri, certamente non una squadra fantascientifica ne’ ricca di campioni ed esteti del calcio, abbia strameritato di vincere con impegno, costruzione e sacrificio, contro un’Inter presentatasi in campo in maniera confusionaria e spesso senza una logica tattica. Mihajlovic batte l’amico (o ex) Roberto Mancini, che invece passa una delle serate più nere e bizzarre della sua carriera da allenatore: formazione sbagliata, tanto nervosismo, un’espulsione anche ingiusta e conclusa con il gestaccio del dito medio al momento della sua uscita dal campo.

Un derby che stravolge il destino dei due tecnici: Mihajlovic ora è intoccabile, le voci su una qualsiasi successione in panchina nel Milan sono lontane anni luce, visto che anche Silvio Berlusconi presente in tribuna ha finalmente messo da parte ogni stilettata nei suoi confronti. Mancini invece inizia a traballare, la squadra non lo segue più e lo scudetto è solo una mera utopia. Ma il campionato non finisce qui, c’è ancora tempo per nuovi ribaltoni o conferme.

 

Redazione MilanLive.it

Impostazioni privacy