Mr.Bee-Milan, trattativa non saltata: ecco i problemi

Bee Taechaubol
Bee Taechaubol (foto dal web)

Nella giornata di oggi La Repubblica ha pubblicato un articolo nel quale si dà praticamente per fallita la trattativa tra Bee Taechaubol e Fininvest per il 48% del Milan. Marco Bellinazzo, firma de Il Sole 24 Ore, tramite il suo blog Calcio&Business spiega che la situazione è diversa.

La trattativa non è ancora salta, ma vive un momento di grave stallo. Il problema principale è che Mr. Bee non ha ancora trovato i 480 milioni di euro richiesti per chiudere l’affare, però le parti sono in continuo contatto e l’offerta del broker cino-thailandese rimane la migliore sul piatto.

Ci sono alcuni impedimenti da considerare:

  1. DI NATURA POLITICA – Per raccogliere il denaro richiesto, Bee Taechaubol deve riassemblare la cordata di investitori e per riuscire in questa impresa è necessario che si destreggi tra correnti e gruppi presenti in seno al Governo di Pechino, visto che le varie aziende cinesi sono ad esso legate. La Citic Bank, sua partner  e principale finanziatrice fin dall’inizio in questa operazione, a settembre 2015 si era tirata indietro e poi invece è tornata in scena.
  2. DI NATURA FINANZIARIO-SOCIETARIA – Le turbolenze delle borse asiatiche in questi mesi non hanno agevolato l’affare-Milan, ma va anche detto che è ancora aperta una discussione riguardante la futura governance del club. I potenziali acquirenti vogliono avere del potere decisionale, pur divenendo soci di minoranza, anche perché l’impegno di mettere 480 milioni è notevole. E la devolution di poteri ad Arcore non viene ben digerita. Quando Silvio Berlusconi ha deciso di non vendere il 51% delle quote, ma solo il 48%, è uscita di scena la Ads Securities di Abu Dhabi. E in Cina fanno sapere che sarebbe più facile staccare un assegno da 700-800 milioni per l’intero Milan che andare a comprare la minoranza per le cifre di cui si parla.

Per quanto concerne le altre manifestazioni di interesse, Fininvest non sembra stia considerando quella del fondo Usa Madison. La più accreditata viene considerata una proveniente sempre dalla Cina, ma si è ancora in una fase del tutto embrionale.

 

Redazione MilanLive.it

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