Bentornato Samurai: Honda si è ripreso il Milan

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Keisuke Honda (©Getty Images)

Ora al Samurai manca solo il gol; non è un assillo, perché con il suo classico metodo zen di profonda riflessività e pacatezza apparente continua a dare il massimo per il Milan tornando a convincere sul campo. Keisuke Honda, come scrive la Gazzetta dello Sport quest’oggi, è il simbolo di una squadra che è ripartita improvvisamente come un treno, dopo le titubanze del girone d’andata.

Honda forse non dimenticherà facilmente le 11 panchine consecutive a cui è stato costretto fino a due mesi fa; si è ritrovato a sedere accanto a Sinisa Mihajlovic troppo spesso senza capire il motivo, ammirando i suoi compagni giocare e impegnarsi senza poter contribuire. Uno smacco che, un professionista come lui, non ha preso bene. Ma dal match di Frosinone in poi è riuscito a togliere il posto all’ormai ex rossonero Alessio Cerci sulla fascia destra, prendendosi gli elogi di tutti. “Se giocherà così, giocherà sempre” – aveva chiosato Mihajlovic elogiandone la qualità.

Nelle ultime due gare si è visto un Honda persino determinante: migliore in campo a Palermo per ritmo e qualità delle giocate. Assist-man decisivo nel derby, con il cross al bacio per la testa di Alex. Ora è intoccabile, uomo ideale per giocare sulla fascia nel 4-4-2 del Milan, elemento non rapidissimo ma dalla tecnica sopraffina e con i movimenti giusti per creare densità a centrocampo e creare le sovrapposizioni giuste. Lontane le voci di una sua presunta richiesta di cessione ad Adriano Galliani, che ha già smentito. E se continuasse così, Honda a fine stagione potrebbe o ricevere l’apprezzamento reale di grandi club, o ricevere un rinnovo-premio dal Milan stesso.

 

Redazione MilanLive.it

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