Gonzalo Higuaìn e Lorenzo Insigne annullati da Cristian Zapata e Ignazio Abate. No, signori, tranquilli, non siete finiti in un mondo parallelo. E’ successo ieri, contro il Napoli, nell’1-1 del San Paolo.
Tutti, e bisogna ammetterlo, abbiamo sperato fino all’ultimo minuto in un recupero di Alessio Romagnoli. “Meglio lui a mezzo servizio che Zapata“, qualcuno avrà pensato. Giustamente, fra l’altro: il colombiano, nell’arco di questa stagione e non solo, non ha mai convinto, nemmeno nelle partite più agevoli. Disattenzioni continue e letture difensive quasi sempre sbagliate. E invece? E invece l’ex Udinese è stato uno dei migliori in campo, se non IL migliore.
Grazie anche all’apporto di Alex, Zapata è riuscito a limitare il raggio d’azione di Higuaìn. Bravo nell’anticipo e nelle chiusure, sempre concentrato e con pochissime sbavature. Una prestazione che potrebbe convincere il Milan ad andare fino in fondo sulla questione rinnovo. Il calciatore, infatti, è in scadenza di contratto a giugno e in questi mesi si gioca la riconferma. “Quando mi concentro non ce n’è per nessuno“, ha detto il difensore del Milan nel post-partita. Nessuna esaltazione, please. Testa (e cuore) al Torino.
Se Zapata è stata una splendida sorpresa, per Abate è arrivata una importante conferma. Nelle ultime partite, il terzino rossonero ha messo in fila una serie di ottime prestazioni; Sinisa Mihajlovic, fra le tante cose, è riuscito a rivitalizzarlo e a dargli nuove motivazioni. Certo, avere Keisuke Honda e Juraj Kucka sempre in raddoppio è un aiuto enorme, ma Abate è cresciuto tanto anche nell’uno contro uno.
Non ha sbagliato praticamente nulla in fase di copertura e non è un caso se Insigne è stato uno dei più deludenti fra le fila azzurre. Sfortunato in occasione del primo gol con quella deviazione decisiva, il buon Ignazio è stato praticamente insuperabile per tutti e 90′. Stupendo il recupero su Dries Mertens nei minuti finali della partita; quando, in un delirio di onnipotenza, si è praticamente teletrasportato davanti al belga per fermarlo, così da salvare una potenziale occasione da rete per il Napoli.
Abate e Zapata rispecchiano perfettamente l’attuale condizione psicologica dei ragazzi di Mihajlovic. Il tecnico, in un modo o nell’altro, è riuscito a ridare un’anima a questo Milan. I tifosi lo hanno capito e si sono schierati tutti dalla sua parte. Chissà se anche Silvio Berlusconi riuscirà a cambiare idea.
di Pasquale La Ragione (segui @pasqlaragione su Twitter) – Redazione MilanLive.it