Terrore e morte a Bruxelles. Euro 2016 a porte chiuse?

Un soldato a Bruxelles dopo l'attentato a Maelbeek (©getty images)
Un soldato a Bruxelles dopo l’attentato a Maelbeek (©getty images)

Un altro colpo al cuore dell’Europa e del mondo occidentale. A quattro mesi dalle stragi di Parigi un’altra ondata sanguinaria porta panico e morte a Bruxelles, capitale politica europea, una delle città con la più alta concentrazione islamica e dove si nascondeva Abdeslam Salah, il terrorista catturato qualche giorno fa. Nulla ha fermato la ferocia dell’Isis, di nuovo protagonista degli attentati che ieri mattina hanno sconvolto la capitale belga, prima all’aeroporto internazionale di Zaventem, con un ordigno fatto esplodere da ben due kamikaze. Poi al centro della città, precisamente nella stazione metro di Maelbeek.

Una trentina di morti, centinaia di feriti, ma è il terrore ed il panico a fare come sempre notizia; l’allerta è cresciuta in tutta Europa, anche in Italia improvvisamente le misure di sicurezza sono raddoppiate. Ed il pensiero va alle gare internazionali del week-end, al calcio che come nella strage evitata di Saint Denis potrebbe essere richiamo troppo succulento per i folli terroristi. L’amichevole Belgio-Portogallo probabilmente salterà, ma l’attenzione va ad Euro 2016, che vedrà a giugno 24 nazionali affrontarsi in Francia.

C’è la seria possibilità che l’Europeo si giochi a porte chiuse” – ha ammesso Giancarlo Abete ieri, ex presidente federale italiano ed oggi vicepresidente Uefa. Soluzioni estreme che sono figlie della paura, dell’assenza di controlli, di un’Europa ancora una volta preda facile del terrorismo. Il pensiero oggi va solo alle vittime di Bruxelles, non ci resta che piangerli ed andare avanti.

 

Redazione MilanLive.it 

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