Da Rivera a Nesta: tutti salutano il grande Cesare Maldini

Gianni Rivera
Gianni Rivera (©Getty Images)

E’ un giorno davvero molto triste per il Milan e per tutto il calcio italiano. Stanotte, infatti, è venuto a mancare Cesare Maldini, leggenda dei rossoneri. Tanti personaggi del mondo dello sport hanno voluto ricordarlo. Fra questi c’è anche Gianni Rivera, suo compagno di squadra al Milan. Ecco le sue dichiarazioni al canale tematico rossonero: “È stato il mio capitano, ma soprattutto l’uomo che mi ha accolto, ragazzino diciassettenne, nello spogliatoio del Milan, aiutandomi a inserirmi nella squadra“. Il ricordo sul rapporto tra Cesare Maldini e Nereo Rocco: “Erano formidabili insieme, con quel misto di dialetto e italiano, guasconi, dalla battuta pronta, rendevano lo spogliatoio un luogo piacevole dove stare”.

Anche Alessandro Nesta, tramite Instagram, ha rivolto un pensiero al grande Cesare: “Addio caro Cesare. Oggi il mondo ha perso un grande uomo e noi una pagina della nostra storia. Ci mancherai!“.

Questo, invece, il post su Twitter dell’Inter: “Cesare Maldini è stato tra chi ha reso grande il calcio a Milano e in Italia. Grande avversario in grandi sfide“.

Carlo Tavecchio, presidente della FIGC, ha così parlato a vivoazzurro.it: “Ci ha lasciati un grande uomo ed un protagonista assoluto del nostro calcio. Da giocatore prima e da allenatore poi ha legato in maniera indissolubile il suo nome alla storia del calcio italiano. Dopo aver alzato al cielo la Coppa dei Campioni, primo italiano a farlo, ha contribuito in panchina, con stile e professionalità esemplari, a crescere numerosi talenti azzurri, incarnando alla perfezione lo spirito ed il ruolo del tecnico federale”.

Arriva anche il ricordo di Alessandro Costacurta, così ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole: “Cesare era una persona garbata. A 17 anni ho perso mio padre, lui e Capello sono stati i miei punti di riferimento“.

Infine, anche Teo Teocoli (storico imitatore di Cesare) lo ha ricordato a LaPresse in maniera commossa: “È una domenica triste per il calcio. Non vorrei parlare della mia imitazione, che è sempre stata affettuosa: mi piace ricordare soprattutto la nostra amicizia, nonostante la nostra differenza di età… mi voleva bene, ci volevamo bene… ci conoscevamo da oltre cinquant’anni, una di quelle amicizie forti che non avevano bisogno di tante parole. Ci somigliavamo anche“.

 

 

Redazione MilanLive.it

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