Milan, Shevchenko: “Con la Juve solita battaglia. Adoro Bacca”

Adriy Shevchenko
Adriy Shevchenko (Getty Images)

Dopo le dichiarazioni rilasciate ieri a Sky Sport, l’ex stella ucraina del Milan e della propria nazionale Andriy Shevchenko si ripete. Interpellato dalla Gazzetta dello Sport, uno dei centravanti più prolifici e completi della storia rossonera, ha parlato del match di stasera contro la Juventus, un importante amarcord anche per lui stesso che decise la finale di Manchester con quel rigore finale che portò il Milan sul tetto d’Europa proprio contro i bianconeri. Su quella rete speciale ha detto: “Ho fatto tanti gol, eppure non ce n’è uno che valga quanto quel rigore segnato a Buffon“.

Shevchenko, tornato a Milano ad inizio settimana per i funerali di Cesare Maldini, ha avvisato la formazione rossonera sui pericoli odierni: “Sarà la solita battaglia. Fra Juve e Milan non sono mai partite spettacolari, non lo fu nemmeno la finale, ma contano tanto anche quando magari contano poco. Voglio dire che c’è sempre la tensione giusta e anche la tensione fa spettacolo. Credo che mai come in questo tipo di partite un attaccante debba saper lottare per trovare il suo spazio, quei centimetri che fanno la differenza”.

Ricordi nitidi per Sheva delle sfide contro la rivale storica, sia quando vestiva la maglia della Dinamo Kiev che quando indossava quella del Milan: “La Juve ha sempre avuto un impianto solido. Le prime gare contro di loro le ho giocate da ragazzino con la Dinamo Kiev, erano grandi avversari da Zidane a Del Piero, ma io da attaccante mi confrontavo con i loro difensori o portieri, Buffon, Montero, Thuram, Iuliano, Cannavaro, Ferrara. Contro di loro è sempre stata dura. Ricordo due partite importanti oltre quella finale di Manchester: il 3-1 dell’anno successivo a Torino e una nostra vittoria un mese prima della finale con gol mio e di Pippo Inzaghi“.

Infine qualche considerazione sul Milan di oggi, che attraversa una situazione davvero molto difficile.: “Ogni club vive momenti delicati. Per tornare a vincere il Milan deve prima di tutto qualificarsi in Champions. La squadra si sta formando, ha giocatori nuovi, come Bacca, un attaccante che mi piace molto. Ci vuole tempo per assemblare, ci vuole pazienza. Ora la Juve è tanto avanti in classifica, ma sono convinto che anche questa partita sarà combattuta e giocata sugli attimi. Per vincere certe partite bisogna essere compatti. Era così anche ai miei tempi”.

 

Redazione MilanLive.it

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