Abbiati: “Guai a chi tocca il Milan, è la mia seconda famiglia”

Christian Abbiati
Christian Abbiati

Oggi intorno alle ore 9.30, presso il Teatro San Domenico a Crema, ha preso il via il convegno Saranno famosi, la strada verso il successo. Un incontro organizzato dal Trofeo Dossena, in collaborazione con il Milan calcio e La Gazzetta dello Sport per discutere dei benefici del calcio nella crescita dei giovani e le modalità per divenire professionisti di primo livello in questo ambito.

Come riportato dal sito Acmilan.com, il portiere veterano Christian Abbiati, al Milan da una vita, ha rilasciato alcune dichiarazioni al miele nei confronti della società con cui ha vinto tutto e con cui ha giocato in prima squadra dal 1999 ad oggi, con tre parentesi in prestito altrove tra Atletico Madrid, Juventus e Torino. Ecco le parole di Abbiati sulla sua crescita nel club: “A 16 anni facevo il panettiere, aiutavo la famiglia. Dividevo la giornata tra lavoro e allenamenti. Andai a lavorare da un amico. Mi sono fatto la gavetta e poi mi sono ritrovato in questo ambiente stupendo. Dopo 20 anni di Milan sono la mia seconda famiglia. Guai chi mi tocca i colori rossoneri. Devo tutto al Milan. Iniziavo alle 6.30 al lavoro poi alle 12.30 andavo agli allenamenti a Monza. Sono contento dei sacrifici che ho fatto. Sono stati ripagati. Bisogna avere obiettivi nella vita, ma solo con sacrificio, rispetto ed educazione si raggiungono”.

Infine una battuta sul suo futuro professionale, vista la prossima scadenza di contratto: “Difficile che io non vada d’accordo con qualcuno e se non è così e perché qualcuno mi ha fatto qualcosa. Io vorrei fare l’ultimo anno al Milan ma vediamo cosa succederà”.
 

 

Redazione MilanLive.it

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