Berlusconi, ore calde: dubbi amletici sul futuro del Milan

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (©Getty Images)

Per Silvio Berlusconi sono ore calde e giorni frenetici in più ambiti d’interesse personale; oltre al fattore politico, con le varie riunioni che lo stanno tenendo occupato in vista delle elezioni comunali a Roma, tra i meeting con Guido Bertolaso e la valutazione di nuove candidature, il patron del Milan deve fare i conti con le proposte economiche arrivate dall’Oriente per il pacchetto di maggioranza del suo club calcistico.

Tuttosport nella sua edizione odierna ha aggiornato la situazione riguardo alla possibile cessione del Milan, con Berlusconi che sa bene l’importanza di nuovi investitori e liquidi freschi per rilanciare un club in difficoltà ed aiutare la proprietà a cancellare debiti e perdite nel bilancio annuale. Il difetto, piuttosto grande dal punto di vista del presidente, è che il suo cordone ombelicale è ancora fortemente legato al Milan, avendo di recente promesso di non voler vendere immediatamente le quote di maggioranza, preferendo accompagnare ancora la società magari spalleggiato da un gruppo di investitori esteri.

Situazione di comodo dunque che non sembra potersi verificare: la cordata cinese appoggiata dall’advisor Sal Galatioto vuole subito acquistare almeno il 70% del Milan, concedendo alla famiglia Berlusconi una minoranza neanche così minima. L’altro possibile acquirente, il broker thailandese Bee Taechaubol, ha rallentato la trattativa per via delle incomprensioni con i propri soci. La situazione è ancora intrisa da dubbi e punti interrogativi, ma certo è che nelle prossime ore Berlusconi dovrà decidersi, per non rischiare che il valore di mercato del Milan si svaluti ulteriormente.

 

Redazione MilanLive.it

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