Boban: “Milan, riparti da Maldini. Berlusconi? Via 10 anni fa”

Zvonimir Boban
Zvonimir Boban (foto dal web)

Zvonimir Boban, grande ex campione del Milan e della Croazia, non è mai tenero nei confronti del club rossonero ed è normale che sia così vista la situazione negativa che si protrae ormai da anni.

L’attuale opinionista di Sky Sport e possibile futuro consulente del presidente FIFA Gianni Infantino è intervenuto ai microfoni di Radio Radio Uno per commentare questo momento difficile del Milan dopo il deludente pareggio per 3-3 a San Siro contro il Frosinone: “Non vedo nulla di positivo, salvo giusto la reazione ma vediamo un dramma che si sta consumando e sta frantumando un Milan che è arrivato lì dove non era più da trent’anni. Quella di Brocchi non è una missione impossibile, ma terribile. Non serviva sostituire Mihajlovic, che comunque aveva fatto discretamente bene con un gruppo non all’altezza. Brocchi non doveva accettare, anche se lo capisco. L’unica colpa che è quella di non aver capito che si trattava di una situazione più grande di lui“.

Boban successivamente parla di Silvio Berlusconi e si mostra ancora critico nei suoi confronti: “E’ evidente che non è più l’era del vero Berlusconi, che per anni in passato aveva fatto scuola su come andasse gestito un club. Questo è un secondo Milan che è tutto l’opposto, dove regna la confusione e non vi è logica. Berlusconi avrebbe dovuto cambiare rotta dieci anni fa, in modo tale da proteggere la sua storia rossonera. Manca entusiasmo“.

Il croato passa poi a esprimere dei commenti su Adriano Galliani, dirigente molto contestato dalla tifoseria: “In generale considero straordinario il suo operato, ma da qualche anno senza l’appoggio e la personalità di Berlusconi si è visto un altro Galliani e neppure lui ha compreso che avrebbe dovuto tutelare il proprio passato. Poi quando se ne è andato Braida gli è mancata una spalla fondamentale“.

E’ molto chiaro Boban nel dire quale figura servirebbe per ripartire: “Faccio un solo nome, Paolo Maldini, per il suo integralismo morale e la sua maturità. E’ assurdo non vederlo al Milan: è il suo amore e la sua vita. Mi dispiace da morire, ma dovrebbe dispiacere di più al Milan“.

Infine l’ex giocatore conclude esprimendo la propria opinione sul possibile acquisto del club da parte dei cinesi: “Si tratta di una realtà che vediamo in tutto il mondo. E’ logico che dal punto di vista romantico dispiaccia un po’, però questa è la situazione“.

 

Redazione MilanLive.it

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