Milan, Brocchi: “Io lecchino? Berlusconi non impone nulla”

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (©Getty Images)

Volerà a Milanello dalla sua villa in Sardegna, luogo sacro nel quale Silvio Berlusconi si sta prendendo un po’ di relax prima di settimane che saranno decisive su vari fronti. C’è la finale di Coppa Italia del suo Milan, c’è la trattativa con la cordata cinese e pure le elezioni comunali e amministrative che il Cavaliere seguirà con attenzione per lanciare il suo partito Forza Italia. Ma un piccolo spazio alla propria squadre e al tecnico che ha scelto personalmente per traghettare il club lo concederà.

Come scrive il Corriere dello Sport, Cristian Brocchi ha un legame molto forte con il presidente, addirittura secondo alcuni è una sorta di pupillo, mentre i più maliziosi lo hanno indicato come burattino di Berlusconi, un allenatore con poca personalità messo appositamente in panchina per far sì che le decisioni fossero condizionate dal patron rossonero in persona. Niente di più falso secondo quanto afferma Brocchi: “Mi hanno detto di tutto, che sono un lecchino anche. Ma la verità è che il presidente non mi ha mai condizionato, non ha mai chiesto di far giocare un calciatore invece di un altro“.

La visita di giovedì a Milanello proverà a distendere gli animi e caricare l’ambiente. “A Roma senza paura” – avrebbe urlato Berlusconi ai suoi calciatori proprio tramite il canale preferenziale Brocchi, visto che per il Milan la sfida di Coppa Italia contro la Juventus è una prova decisiva, di consapevolezza e merito. Il giovane tecnico intanto non si illude e utilizza un paradosso per spiegare la difficoltà del match: “Più facile che il Marsiglia batta il Psg in coppa di Francia piuttosto che noi con la Juventus“. Difficile utilizzare l’ottimismo in certe circostanze.

 

Redazione MilanLive.it

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