Juve spietata, il Milan cade sul più bello. E l’Europa sfuma

Milan e Juventus, finale di coppa Italia (©getty images)
Milan e Juventus, finale di coppa Italia (©getty images)

Se qualcuno avesse detto ieri pomeriggio che si sarebbe visto il miglior Milan della stagione nell’ultimo appuntamento prima delle vacanze, che avrebbe portato la Juventus schiacciasassi ai supplementari giocando decisamente meglio dei bianconeri, nessuno ci avrebbe creduto. Invece il Diavolo ha tirato fuori gli artigli per 120 minuti, fermato ancora una volta dalla sfortuna e dalla mancanza di cinismo, dote che invece la Juve mantiene intatta da tempo immemore. La finale di Coppa Italia si tinge nuovamente di bianconero, nonostante la squadra di Cristian Brocchi abbia fatto finalmente vedere qualcosa di buono.

Un Milan aggressivo e tutt’altro che passivo ha messo seriamente in difficoltà i bianconeri, con un 4-3-3 compatto e capace di mettere all’angolo il talento di Paul Pogba e Paulo Dybala, decisamente impalpabili per più di un’ora di gioco. La Gazzetta dello Sport di oggi elogia il lavoro del centrocampo rossonero, con Riccardo Montolivo che ne riprende il comando con brillantezza, con le ali Honda e Bonaventura che fanno perdere le tracce, ma anche i terzini Calabria e De Sciglio che alimentano la spinta con continuità. Insomma un Milan meritevole della Coppa in un Olimpico gremito, bloccato però dall’imprecisione e dall’ennesima serata impalpabile di bomber Bacca.

Quando il gong dei 120′ e la lotteria dei rigori si stava per concretizzare, ecco il sigillo del neo entrato Alvaro Morata, che premia la scelta azzeccatissima di Massimiliano Allegri approfittando di uno dei pochi contropiedi concessi dal Milan. Lo spagnolo punisce Gigio Donnarumma e regala il trofeo, il secondo consecutivo ad una Juve crudele ma indomabile. I rossoneri escono a testa alta per una prestazione ottimale, una piccola riconquista da parte dei ragazzi di Brocchi nell’essersi riavvicinati ai propri tifosi. Ma la delusione, se possibile, aumenta ancor di più con questo k.o. che allontana di nuovo il Milan dall’Europa e rischia di essere il preludio all’ennesima rivoluzione, cinese o meno.

 

Redazione MilanLive.it

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