Investimenti e management: i dubbi che frenano l’affare Milan

Silvio Berlusconi Adriano Galliani Barbara Berlusconi
Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi (©Getty Images)

Il vertice odierno a Milano tra i dirigenti Fininvest e l’advisor della cordata cinese non sarà decisivo, ovvero non porterà immediatamente alle firme conclusive o al passaggio di consegne. Sarà però un punto di partenza importante per cercare di arrivare al 30 giugno con tutte le carte in regola per chiudere positivamente la trattativa. Come sostiene la Gazzetta dello Sport di oggi, la presenza di Sal Galatioto in città servirà anche per risolvere alcuni dubbi che sembrano aver frenato il tutto.

La cessione delle quote Milan non è ancora stata avallata da Silvio Berlusconi, per via di alcuni punti poco chiari che vanno sbrogliati, in particolar modo riguardanti la stessa cordata asiatica che vuole istituire un fondo ad hoc per la gestione del club. Fininvest chiede si faccia chiarezza sulla portata degli investimenti, chiedendo almeno un centinaio di milioni di euro all’anno per far crescere il Milan sia sportivamente che a livello di marchio internazionale. Inoltre va ancora capito quali società d’affari cinesi faranno parte della cordata.

Da svelare anche l’idea ed i progetti sul nuovo management: appurato che Berlusconi verrà ‘utilizzato’ come brand e gli sarà offerta la poltrona da presidente onorario, bisogna stabilire ruoli e gerarchie. Adriano Galliani dovrebbe restare nel ruolo di uomo del mercato, ma sarà anche ufficializzato un nuovo amministratore delegato come referente primario degli investitori cinesi. Possibile che Nicholas Gancikoff possa ricoprire tale ruolo.

 

Redazione MilanLive.it

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