Ricapitalizzazione, investimenti e stadio: le mosse dei cinesi

Casa Milan
Casa Milan (foto dal web)

MILAN NEWS – Nella giornata odierna il quotidiano Milano Finanza ha cercato di fare chiarezza sulla possibile cessione del Milan. C’è una trattativa esclusiva in corso che scadrà il 30 giugno. Fininvest e la cordata cinese lavorano per arrivare alla firma del contratto preliminare di vendita entro quella data.

Il gruppo di investitori asiatici che sta negoziando l’acquisto del club sarebbe composto da Robin Li, i fondatori del gruppo Evergrande, il colosso statale dei liquori Kweichow Moutai, un immobiliarista e un operatore del mondo dei beni di consumo. Il loro fine è acquisire il 71% delle quote azionarie. Un punto chiave è la costituzione di una società veicolo in cui essi si metteranno insieme per poi rilevare il Milan. Sarà creata a Hong Kong oppure negli Stati Uniti, dove agisce l’advisor Sal Galatioto.

L’operazione ha un valore complessivo di 750 milioni di euro, di cui 190 riguardano i debiti finanziari. A Fininvest resterebbe il 29% delle quote, destinate entro qualche anno ad essere cedute ad altri investitori cinesi.

Risolti i punti appena citati, le parti devono trovare un’intesa sulla governance del club. Sicura la permanenza iniziale di Adriano Galliani, incerta quella di Barbara Berlusconi nel CdA. Un tema importante è poi quello delle garanzie economiche richieste da Silvio Berlusconi in termini di impegno economico degli acquirenti. Ciò potrebbe far slittare il termine dell’esclusiva. In ballo c’è una somma di circa 400 milioni destinata agli investimenti e alle casse rossonere. Però tempi e modalità per immettere questi capitali vanno decisi.

L’affare prevede comunque una iniziale ricapitalizzazione da 100 milioni (Fininvest ne ha messi 150 nel 20159, che serve per mettere in sicurezza i conti del Milan e affrontare la campagna acquisti. Invece non è al momento prioritaria la costruzione di uno stadio di proprietà, opera considerata costosa e non fondamentale per lo sviluppo del business. Così riporta Milano Finanza.

Ovviamente la decisione finale su tutta l’operazione spetta al presidente Berlusconi, ora impegnato nella ripresa fisica dopo l’intervento per la sostituzione della valvola aortica del cuore. Sarà lui a dover dare il via libera alla cessione del Milan dopo 30 anni di presidenza.

 

Redazione MilanLive.it

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