ESCLUSIVA – Serafini: “Berlusconi non vorrebbe vendere, Milan veicolo di visibilità”

Luca Serafini
Luca Serafini (foto dal web)

Sono giorni molto caldi in casa Milan. E’ in corso una trattativa per la cessione del club, un’operazione che può decidere il futuro dei colori rossoneri. Intanto è stato messo a segno un colpo di calciomercato ingaggiando Gianluca Lapadula. Un arrivo a sorpresa e già molto discusso. Il raduno di luglio si avvicina e non c’è ancora un allenatore designato, altro nodo da sciogliere al più presto.

Per parlare di questi temi e non solo abbiamo interpellato Luca Serafini, noto giornalista sportivo di fede milanista che ci ha concesso gentilmente la propria disponibilità a rispondere ad alcune domande.

 

 1) Il Milan ha preso Lapadula con un blitz a sorpresa. C’è un misto tra scetticismo ed entusiasmo per questo acquisto. Lei cosa ne pensa?

“Penso si tratti di un ottimo giocatore in costante crescita, umile e molto determinato. La cosa incoraggiante di questo colpo e’ stato il modo in cui è stata gestita la trattativa, rapida e sotto traccia. Ora serve molto altro”.

2) Che opinione si è fatto della trattativa con i cinesi? Ci sono stati dei rinvii, l’identità dei compratori non è nota e c’è incertezza sulla decisione finale di Berlusconi.

“La sua volontà di cedere il club e’ molto scarsa, devono realizzarsi condizioni straordinarie perché questo avvenga”.

3) Berlusconi è arrivato al punto in cui è praticamente costretto a vendere? Ormai la spaccatura con i tifosi è abbastanza netta. Come potrebbe giustificare la mancata cessione uscendone a testa alta?

“Con una campagna acquisti importante, che non significa dispendiosa, ma intelligente. E con un allenatore che condivida gli obiettivi”.

4) I tifosi sono impazienti e arrabbiati. A suo avviso quali sono stati i maggiori sbagli di Berlusconi nei loro confronti in questi anni?

“Non ha ammesso di essere stanco e disamorato, al Milan da tempo lo lega solo una convenienza mediatica che – fuori dalla politica – sarebbe ancora più importante perché resterebbe l’unico veicolo di visibilità”.

5) Galliani figura molto discussa. Quali errori errori gli imputa e chi metterebbe al suo posto?

“Quando si è trattato di fare una squadra senza i mezzi dei lustri precedenti, ha clamorosamente toppato. Persino spendendo molto. Metterei Demetrio Albertini con un contabile e un direttore sportivo come Sabatini”.

6) Capitolo allenatore. Si parla di Brocchi, Giampaolo e De Boer. Quale preferisce e perché?

“Giampaolo non ha pedegree né la personalità, De Boer mi sembra un’indicazione più suggestiva che motivata, Brocchi penso sia la scelta unica di Berlusconi. Fosse così, perlomeno sarebbe supportato e difeso…”

7) In attacco vengono dati tutti per cedibili. Secondo lei Bacca va venduto? Terrebbe qualcuno degli attaccanti attuali?

“Bacca andrebbe venduto solo per un’alternativa migliore, gli altri li manderei via tutti”.

8) El Shaarawy, andato definitivamente alla Roma, rischia di essere un grande rimpianto?

“È stato lui a perdere l’occasione di crescere e maturare al Milan, fallendo anche al Monaco. Se le lezioni gli sono servite, ne beneficeranno lui e la Roma, comunque su El Shaarawy il Milan non ha colpe: lo ha aspettato, gli ha ridato chances e lui le ha sprecate”.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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