Milan, Montella style: possesso palla, moduli variabili e tanti tiri

Vincenzo Montella
Vincenzo Montella (©Getty Images)

MILAN NEWSLa Gazzetta dello Sport oggi descrive le linee guida del calcio inteso da Vincenzo Montella. Sono in molti a chiedersi come giocherà il suo Milan. Anche se va detto che solo verso la fine del calciomercato, con la rosa al completo, capiremo tutto meglio. Nel mentre, comunque, si potranno fare delle ipotesi.

Nella sua carriera l’allenatore campano ha guidato Roma (13 partite, 7 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte, 21 gol segnati, 16 incassati), Catania (38 partite, 11 vittorie, 15 pareggi, 12 sconfitte, 47 gol segnati, 52 gol incassati), Fiorentina (114 partite, 58 vittorie, 25 pareggi, 31 sconfitte, 198 gol fatti, 134 gol incassati) e Sampdoria (26 partite, 6 vittorie, 6 pareggi, 14 sconfitte, 29 gol fatti, 44 gol incassati). Solo a Genova le cose non sono andate bene. Per il resto il rendimento è positivo e le sue squadra hanno praticato un buon calcio.

Montella sa caratterizzare le sue formazioni, dà un’identità precisa che facilita anche il compito dei giocatori. Non è fissato su un unico modulo, ma lo sceglie in base agli uomini a disposizione. La sua storia dimostra che può utilizzare sia la difesa a tre che a quattro, mettere due ali e una punta oppure un trequartista con due attaccanti e così via. Sa variare e questa è certamente una qualità.

A Roma giocava con il 4-2-3-1, a Catania ha utilizzato soprattutto il 4-3-3 (a volte il 3-5-2). Alla Fiorentina ha cambiato modulo ogni anno: 3-5-2 nel 2012-13 (con 4-3-3 come riserva), 4-3-3 nel 2013-14 (ma è scesa in campo anche con il 3-5-2, il 4-3-1-2, il 4-3-2-1), 3-5-1-1 nel 2014-15. Alla Sampdoria, infine, è passato dal 3-4-2-1 al 3-5-2.

Per quanto riguarda il Milan, è certo l’utilizzo della difesa a quattro vista la sovrabbondanza di terzino e i pochi centrali. Il centrocampo dovrebbe essere a tre, mentre la formula dell’attacco resta da decidere in base alle scelte di mercato.

Se i moduli possono cambiare, ci sono principi di gioco che per Montella sono fissi. Il possesso palla è uno di questi. La sua squadra deve essere padrona del pallone e governare il gioco in campo. Nell’organico rossonero non ci sono giocatori bravi nel fraseggio, però potrebbe arrivarne qualcuno nelle prossime settimane. L’idea di tenere la palla ti consente di subire meno e di proporsi invece in avanti. Le sue squadre in genere calciano molto in porta. Il Catania era quinto in Serie A, Fiorentina seconda. Se gli verranno dati i giocatori adatti alla sua filosofia, Vincenzo potrà fare un buon lavoro.

 

Redazione MilanLive.it

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