Mr.Bee: “Milan, per i cinesi solo un profitto. Io posso aiutarlo”

Bee Taechaubol
Bee Taechaubol (foto dal web)

MILAN NEWS – I cinesi sono ad un passo dal divenire nuovi proprietari del Milan e far scattare una nuova era fatta, si spera, di investimenti mirati e numerosi per ritrovare la strada delle vittorie e del prestigio. La settimana prossima si attendono le firme, anche se qualcuno ancora è scettico su tale affare. Le ultime dichiarazioni in tal senso arrivano dalla bocca di Bee Taechaubol, il broker thailandese che aveva trattato con Silvio Berlusconi per le quote di minoranza fino allo scorso anno.

Finito nel dimenticatoio, Mr.Bee è tornato a raccontare delle sue attività con un occhio proprio ai destini del club rossonero, in esclusiva a Goal.com quest’oggi. Il broker ha parlato della vera identità e delle volontà dei cinesi: “Le persone sono intermediari, mentre il gestore del fondo diventerà amministratore delegato del Milan. Con così tanti soldi investiti da 10 aziende cinesi, stanno solo cercando di realizzare un profitto per gli investitoriPreferirei vedere il Milan nelle mani di un altro italiano anzichè di qualche straniero. Non vi è alcuna ragione di decidere di investire per poi comprare giocatori su giocatori, perchè non è una gestione sostenibile. Il Milan può fare i soldi da solo e può essere sostenibile“.

Mr.Bee poi racconta i retroscena della sua trattativa al momento sfumata con Fininvest: “All’inizio volevo la maggioranza perché ero sostenuto da alcune famiglie del Medio Oriente e quello era il loro desiderioTuttavia, sono arrivato a capire il calcio italiano molto di più. Più tempo trascorro in Italia, più mi sento coinvolto e più mi rendo conto di quanto il Milan sia un’icona del calcio italiano e uno dei più grandi club calcistici al mondoHo spiegato ai fondi che secondo me sarebbe stato arrogante per chi non è italiano – soprattutto per noi asiatici – pensare di dover avere il Milan di diritto. I tifosi potrebbero dire ‘Oh finalmente, qualcuno sta venendo a investire’, ma poi magari guardano alla società e pensano ‘Perché ci sono quegli asiatici seduti lassù?’. Il Milan è un’icona italiana, questa è una squadra italiana. Penso che senza un proprietario italiano si rovinerebbe il marchio MilanNoi dovremmo essere solo investitori finanziari, contribuendo a lavorare sul fronte commerciale, lasciando che il presidente Berlusconi resti al timone del Milan. Non è il mio “show” e non ho mai voluto che lo fosse. E’ diventata una vicenda mediatica e non era il mio obiettivo“.

L’uomo d’affari parla poi della stima per Silvio Berlusconi e si propone per dargli una mano qualora volesse continuare a gestire la maggioranza del Milan: “Il club appartiene al Presidente Berlusconi, ha dedicato la sua vita al Milan e ne ha fatto quello che è oggi. Lui sa cosa fare e come farlo, ora avrà il tempo di concentrarsi sul club per renderlo di nuovo campione. Sono qui solo per aiutare e aggiungere qualcosa, e so come fare perché ho già lavorato con successo in questo settore. Io prendo il calcio seriamente, ho tante soluzioni differenti che posso sfruttare per aiutare il Milan. Ho partner potenziali che vogliono entrare a far parte del mio network di academy e competizioni amatoriali perchè conoscono quanto sia vasto“.

 

Redazione MilanLive.it

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