Mercato flop: com’era diverso il Milan pensato da Montella

Adriano Galliani e Vincenzo Montella (foto acmilan.com)
Adriano Galliani e Vincenzo Montella (foto acmilan.com)

CALCIOMERCATO MILAN – Era il 4 luglio, quando a cena Vincenzo Montella ed Adriano Galliani si incontrarono per pianificare l’estate del Milan. C’era anche Nicholas Gancikoff a tavola, l’uomo di fiducia della cordata cinese, una presenza che sembrava dover significare investimenti pronti per la società rossonera già dalla sessione in corso.

Buoni auspici per il nuovo allenatore del Milan, che accettò le lusinghe del club anche perché convinto da certe promesse: Montella voleva una squadra ricca di elementi tecnici, palleggiatori in mezzo al campo e almeno un difensore forte nella fase di impostazione. Per non parlare delle ali d’attacco dove sarebbe servito un fuoriclasse abilissimo nel cambio di passo e nel saltare l’uomo. Ma oggi, a mercato chiuso, si può dire che il suo Milan non è stato formato proprio in questa maniera.

Calciomercato Milan, com’era diversa la squadra sognata da Montella…

Il Milan dei sogni e quello attuale (foto tuttosport)
Il Milan dei sogni e quello attuale (foto tuttosport)

Come scrive e riporta oggi Tuttosport vari intoppi hanno frenato la possibilità di vedere sbarcare a Milanello alcuni nomi fatti da Montella in quella famosa cena; il tecnico campano aveva chiesto almeno 4 colpi ben specifici, oltre al già acquistato Gianluca Lapadula. Sarebbe stato d’accordo persino a cedere Carlos Bacca pur di arrivare ad un centrale di qualità come Mateo Musacchio, una mezz’ala di movimento come Piotr Zielinski, un vero metronomo del centrocampo stile Milan Badelj e infine un gran colpo in attacco: Juan Cuadrado o Marko Pjaca come esterno offensivo di talento.

Sarebbe nato un Milan ricco di qualità tecnica e anche piuttosto giovane nell’età media. Ma non è andata affatto così; dei nomi fatti da Montella, tutti calciatori dal valore di mercato intorno ai 15-20 milioni di euro, non è arrivato nessuno. La trattativa con Gancikoff è decaduta e i rossoneri hanno dovuto lavorare con un breve tesoretto da 15 milioni massimo. L’unico calciatore avallato da Montella è Mati Fernandez, strappato in extremis al Cagliari. Per il resto solo riserve o discrete alternative, da José Sosa a Gustavo Gomez, nomi che fanno arrabbiare la piazza e che non rendono semplice il lavoro sul campo del mister.

https://www.youtube.com/watch?v=ANlJjEaIHC4

Redazione MilanLive.it

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