Milan, rivoluzione cinese: a gennaio tre manager e nuovi colpi

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi, Hal Li e Yonghong Li (Photo by XH Sports)

MILAN NEWS – Una settimana decisiva quella che comincerà domani per il futuro del Milan. Sì perché entro venerdì 9 settembre la cordata cinese capeggiata da Han Li dovrà versare un acconto da circa 85 milioni di euro, ovvero la caparra promessa a Fininvest come primo passaggio ufficiale in vista dell’acquisizione completa delle quote rossonere. Un passo fondamentale, dal quale non si tornerà più indietro e che porterà spediti al 5 novembre, data in cui i cinesi dovrebbero sbarcare a Milanello sborsando i restanti 400 milioni (più i 250 per i debiti pregressi) dando così il via all’era orientale del Milan e alla fine del trentennio di Silvio Berlusconi.

Come scrive il Corriere dello Sport la vera rivoluzione cinese avverrà nel mese di gennaio, quando scatterà la sessione di mercato di riparazione; come promesso, i nuovi investitori non avranno problema a mettere a disposizione per la prossima campagna acquisti almeno 80-100 milioni di euro. Il Milan non avrà dunque vincoli per rinforzare la propria rosa puntellandola lì dove Adriano Galliani non ha potuto ne’ saputo agire negli scorsi mesi. L’unico limite è dato dagli slot per calciatori extracomunitari, già riempito dagli arrivi di Gustavo Gomez e José Sosa.

Inoltre Marco Fassone, nuovo direttore generale del Milan scelto dai cinesi, sta lavorando per portare entro gennaio tre manager di lusso per arricchire il management rossonero: si tratta di un direttore sportivo abile sul mercato (in pole c’è Daniele Pradè), un direttore commerciale al posto di Barbara Berlusconi e un direttore della comunicazione. Insomma all’inizio del 2017 nascerà una società completamente rinnovata, pronta a partire immediatamente e lasciarsi alle spalle gli ultimi deludenti risultati.

 

Redazione MilanLive.it

Impostazioni privacy