Albertini: “Mai chiamato da Fassone, sogno di tornare al Milan”

Demetrio Albertini
Demetrio Albertini (©Getty Images)

MILAN NEWSDemetrio Albertini è uno degli ex giocatori del Milan indicati come candidati a un ruolo in dirigenza. Si sa che Marco Fassone, futuro amministratore delegato, sta cercando una bandiera che possa ricoprire un incarico nella società rossonera.

Il 45enne brianzolo è intervenuto a Top Calcio 24 per parlare innanzitutto del tweet che sembrava un suo volersi tirare indietro da ogni possibile coinvolgimento nel futuro del Milan. Queste le sue parole: “Per chiamarsi fuori bisognerebbe innanzitutto avere delle situazioni. Si è letto tante volte il mio nome, ma non ho avuto nessun contatto con Fassone o con altri. Non era un tweet rivolto a Mirabelli, che non conosco e che non posso giudicare perché lavorava all’Inter, è un professionista“.

Poi sempre sul tema tweet aggiunge: “Visto che spesso si parla di senso di appartenenza, mi è venuto spontaneo e ho ribadito che faccio parte del Milan con il cuore, come tifoso. Non era niente contro Mirabelli o Fassone“.

Su un suo eventuale ritorno al Milan risponde così: “Uno parla di cose che accadono e non di supposizioni. A oggi non ho mai ricevuto chiamate. Non mi sono posto il problema, faccio le miei cose. Quando sono andato via dal Milan ho fatto esperienze differenti, ho iniziato il mio percorso da dirigente e continuo a farlo. Poi mantengo sempre uno dei miei sogni, che è quello di tornare al Milan. Ma non sono stato chiamato e dunque non è facile pronunciarmi su qualcosa che non conosco. Non sono a conoscenza dei piani futuri del club“.

Albertini replica anche alla domanda relativa all’importanza di inserire una bandiera nella società: “Dipende da quello che uno vuole. Io credo molto nel senso di appartenenza. Credo sia un valore importantissimo. Adesso cambiate le cose, una volta c’erano più giocatori dal settore giovanile, anche se ora al Milan sta risuccedendo e mi fa piacere. Il senso di appartenenza consente di mettere le basi per poi mettere in squadra giocatori di grande livello come ha fatto in passato Berlusconi. Se non ce l’hai nello spogliatoio, è importante averlo almeno fuori“.

 

Redazione MilanLive.it

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